TARRAGONA

Enciclopedia dell' Arte Antica (1997)

Vedi TARRAGONA dell'anno: 1966 - 1997

TARRAGONA (v. vol. vii, p. 625)

X. Dupré Raventós
E. M. Koppel

Negli ultimi anni, la ricerca archeologica a T. ha avuto un forte sviluppo, registrando un notevole progresso nella conoscenza della topografia, della cultura materiale e dell'evoluzione storica della città.

Le origini di T. sono state chiarite grazie al ritrovamento delle rovine di un villaggio iberico fondato intorno al 500 a.C. e situate su un promontorio vicino a un porto naturale e alla foce di un fiume. Nel 218 a.C. un praesidium militare romano si installa sulla parte più alta della collina, oggi occupata dalla cattedrale. A esso appartengono alcuni tratti e alcune torri (una con un rilievo di Minerva) delle mura, di poco posteriori al 200 a.C. Risale alla seconda metà del II sec. a.C. l'ampliamento delle mura che racchiudevano il nucleo originario e il praesidium e che si erano estese alla parte bassa della città. In quest'ultima zona si trova il foro della colonia, documentato epigraficamente a partire dall'epoca tardo-repubblicana. Le rovine che oggi possiamo vedere appartengono a una basilica forense dominata da un'aedes Augusti e da un arco, decorato con rilievi raffiguranti prigionieri barbari, appartenenti al primo periodo imperiale. Anche il teatro, situato vicino al porto e fuori delle mura, risale all'età di Augusto.

Ma è in epoca flavia che viene costruito, nella zona alta della collina, il complesso più importante di T., che copre una superficie di 11 ha. Si tratta della sede del Concilium provinciae costituita dal foro provinciale, strutturato su due terrazze, dominato dal tempio dedicato al culto imperiale e completato da un circo. A tale complesso appartengono costruzioni molto ben conservate, come il c.d. Pretorio, che un tempo era ritenuto palazzo del legato della provincia, ma che in realtà era una delle due torri d'ingresso al foro, nonché varî accessi e vòlte monumentali del circo, uno dei meglio conservati del mondo romano. Risale a epoca alto-imperiale anche l'anfiteatro, ristrutturato sotto Eliogabalo, nella cui arena venne poi costruita nel VI sec. d.C. una basilica visigota a tre navate in onore di S. Fruttuoso, arcivescovo di T., ivi martirizzato nel 259 d.C.

Per quanto riguarda la T. tardoantica, recenti interventi di archeologia urbana nell'area del foro provinciale hanno apportato nuovi dati che illustrano le sue ultime fasi di vita nel V sec. d.C., quando anche questa parte della città fu convertita in zona abitata.

L'ager Tarraconensis si articolava in numerose strade d'accesso alla città, fiancheggiate, come di consueto, da monumenti sepolcrali tra i quali si distingue la «Torre degli Scipioni», una tomba turriforme della prima metà del I sec. d.C. con due figure di Attis scolpite a rilievo. Alla fine del I sec. d.C. viene ultimata la Via Augusta, circostanza a cui un recente studio associa la costruzione dell'Arco di Bará, in contrapposizione alla teoria tradizionale che datava l'arco stesso all'epoca di Traiano in base all'iscrizione di L. Licinio Sura posta sul fregio. L'iscrizione sarebbe quindi da attribuirsi a un restauro.

Nei dintorni di T. si trovano numerose ville che godettero di un periodo di splendore, documentato dalla ricca decorazione musiva e scultorea, durante il II e agli inizî del III sec.: subito dopo, sembrano subire le conseguenze della crisi sociale ed economica, anche se alcune di esse conobbero nuovo splendore nel IV e V secolo. Meritano di essere ricordate quella di Els Munts ad Altafulla, con un grande peristilio e tre complessi termali, e quella di Centcelles, trasformata in mausoleo a metà del IV sec., con una cupola decorata a mosaici di tematica pagana e cristiana: è la più antica di questo tipo nella zona occidentale del Mediterraneo.

Musei. - Il Museu d'Historia de la Ciutat, attraverso piante, foto, testi esplicativi e alcuni oggetti selezionati, mostra l'evoluzione storica e urbanistica della città dalle sue origini.

Il Museu Nacional Arqueológic, di recente riallestito, ospita i reperti raccolti a T. e dintorni. Risaltano diversi elementi architettonici provenienti dal Foro della Provincia e le gallerie di statue che si trovavano nel Foro della Colonia e nella scaenae frons del teatro, così come la decorazione scultorea della schola del collegium fabrum e della villa di Eis Munts.

Il Museu i Necropolis Paleocristians è situato sul luogo in cui fu rinvenuta una grande necropoli tardo-romana. Di grande importanza è la collezione di sarcofagi.

Nella Casa Museu Castellarnau notevole è la collezione numismatica proveniente da fondi privati.

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(X. Dupré Raventós - E. M. Koppel)