TANZANIA

Enciclopedia Italiana - IX Appendice (2015)

TANZANIA.

Lina Maria Calandra
Paola Salvatori

– Demografia e geografia economica. Storia

Tanzania

Demografia e geografia economica di Lina Maria Calandra. – Stato dell’Africa orientale. La popolazione della T. (55% al di sotto dei 19 anni) è cresciuta al ritmo del 2,9%: da 34.569.232 ab. al censimento del 2002 è passata a 44.928.923 ab. del censimento del 2012; nel 2014, secondo una stima UNDESA (United Nations Department of Economic and Social Affairs), gli abitanti risultano 50.757.459. La popolazione urbana (31%, ma in forte crescita) interessa soprattutto la sede del governo, Dar es Salaam (4.364.541 ab. nell’agglomerato), Mwanza (789.000 ab.), la capitale Dodoma (410.956 ab., censimento del 2012).

Sulla speranza di vita (61,5 anni, 2013) pesano: la diffusione dell’AIDS/HIV (Acquired Immune Deficiency Syndrome/Human Immunodeficiency Virus), che posiziona la T. al 7° posto nel mondo per numero di malati (1.400.000, stima 2013 UNAIDS, Joint United Nations programme on HIV and AIDS); la povertà (66% della popolazione); l’insicurezza nella regione. La T. accoglie 253.190 rifugiati del Burundi e della Repubblica Democratica del Congo e ha subito di recente azioni terroristiche. Con tasso di alfabetizzazione al 71% e PIL pro capite a parità di potere d’acquisto (PPA) di 1941 $, la T. si situa al 159° posto dell’Indice di sviluppo umano. Nell’ultimo decennio, l’economia è cresciuta del 6%, sostenuta dallo sviluppo di servizi finanziari, telecomunicazioni e settore turistico (1.043.000 ingressi; 4% dell’occupazione e 4,8% del PIL nel 2012), che nel complesso rappresentano il 50% del PIL. Un altro 28% è basato sul settore agricolo (circa il 70% della forza lavoro), vulnerabile però alle ricorrenti siccità. Importante è l’export (cotone, sisal, tabacco, caffè e oro) e il ri-export attraverso il porto di Dar es Salaam (21% del PIL). Prospettive di sviluppo riguardano l’estrazione di uranio (dal 2014) e di gas naturale (giacimenti offshore di recente scoperta). Consolidati i rapporti con Cina, India e Stati Uniti.

Indicatori economico-sociali

Storia di Paola Salvatori. – Democrazia multipartitica, la T. continuò in realtà a restare sotto il predominio politico del Chama cha mapinduzi (CCM, Partito per la rivoluzione), al potere dal 1995, riconfermato partito di maggioranza assoluta anche nelle elezioni del 2010 nelle quali, seppure in calo rispetto al 2005, conquistò 186 dei 239 seggi elettivi e un secondo mandato per il suo candidato alla presidenza Jakaya Kikwe te. Principali partiti d’opposizione risultarono il conservatore Chama cha demokrasia na maendeleo (CHADEMA, Partito per la democrazia e il progresso) con 23 seggi e il Civic united front (CUF), 24 seggi, radicato soprattutto a Zanzibar. Proprio per superare i contrasti sul governo di Zanzibar, costituente un’unità amministrativa autonoma, dotata di un presidente e di un Parlamento propri, CCM e CUF stipularono prima delle elezioni locali svoltesi sempre nel 2010 un accordo che prevedeva la condivisione del potere tra maggioranza e opposizione a prescindere dall’esito elettorale. Di conseguenza all’elezione alla presidenza di Ali Mohamed Shein del CCM (50,2% dei voti) fece seguito la nomina del candidato del CUF, Seif Sharif Hamad (49,1%), come primo vicepresidente. La corruzione dell’apparato politico-amministrativo dello Stato rimase uno dei problemi principali del Paese e costrinse Kikwete a numerosi rimpasti di governo. Nel 2012 si giunse alle dimissioni di ben sei ministri tutti coinvolti in uno scandalo di natura finanziaria. Se sul piano interno l’azione di governo per il rilancio dell’economia stentò a decollare, sul piano internazionale, invece, il presidente promosse una politica particolarmente attiva. Assunta la presidenza di turno dell’Unione Africana (2008-09), nel 2010 la T. entrò a far parte del nuovo mercato comune della Comunità dell’Africa orientale (EAC, East African Community). Vennero inoltre promosse le relazioni con la Cina e rilanciate quelle con gli Stati Uniti, ufficializzate dall’incontro tra Kikwete e Obama nel 2013. Nell’ottobre del 2014, l’Assemblea costituente nominata dal governo approvò un nuovo testo costituzionale che prevedeva tra l’altro, la creazione di uno Stato federale, ampliava la libertà di stampa e informazione e garantiva alle donne maggiori diritti civili, tra cui il diritto di possedere la terra. Il testo, criticato dalle opposizioni perché ritenuto troppo moderato, doveva essere sottoposto a referendum nel 2015, ma il voto – inizialmente previsto per il mese di aprile – è stato rinviato.

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