TANATOLOGIA

Enciclopedia Italiana (1937)

TANATOLOGIA (dal gr. ϑάνατοσ "morte" e λόγος "studio")

Giangiacomo Perrando

È quella branca di studî biologici e medico-legali che s'occupa dei fenomeni della morte. Contrariamente alle credenze volgari, è anzitutto da tener presente che il trapasso dalla vita alla morte non è biologicamente caratterizzato da immediati fatti differenziali. Cessato il respiro e il moto del cuore, scomparso il sensorio e la coscienza non è a dire che le singole parti dell'organismo non continuino a vivere per qualche tempo isolatamente. Così è che possono praticarsi trapianti e trasfusioni. La morte pervade a poco a poco le singole parti a seconda della rispettiva resistenza sino a che i singoli apparecchi si rendono incompatibili con una ripresa della vita unitaria d'insieme dell'organismo. Indi (dopo questo primo periodo embiologico) segue la disgregazione delle cellule e dei protoplasmi e, per opera dei varî microrganismi e di altri agenti distruttivi, s'inizia la putrefazione e il disfacimento degli organi del corpo.

La tanatologia ha per scopo precisamente lo studio di tutti questi complessi e successivi fenomeni morfologici e fisico-chimici che si svolgono nel cadavere. Essa studia pertanto il disperdimento del calore, la rigidità cadaverica, le varie macchie e alterazioni putrefattive, la saponificazione, la mummificazione, ecc., e studia questi fenomeni, non soltanto con finalità scientifiche, ma anche nelle applicazioni pratiche, informandosi all'uopo alle esigenze della necroscopia di cui integra la diagnostica specialmente rispetto alle cause e modalità di morte, tenuto conto dei varî scopi della perizia medico-legale. La tanatologia, insieme con la necroscopia forense e con la tecnica delle autopsie giudiziarie, costituisce importanti capitoli nei trattati di medicina legale. Si tenga altresì presente che le dottrine riguardanti la biologia della morte interessano in generale la legislazione, non solo per la procedura giudiziaria in sede criminale, infortunistica e di responsabilità civili, ma anche per le necessarie provvidenze d'igiene mortuaria rispetto al fatale smaltimento delle salme sia in via ordinaria sia in circostanze straordinarie ed eccezionali.

Bibl.: M.-J.-B. Orfila, Traité des exhumations juridiques, Parigi 1830; E. Bouchut, Traité des signes de la mort, ivi 1849, ultima ediz. 1883; F.-X. Bichat, Recherches physiologiques sur la vie et la mort, ivi 1852; A. Raffaele, La putrefazione sotto il rapporto della medicina legale, Napoli 1879; F. Bordas, Étude sur la putréfaction, Parigi 1892; A. Monteverdi, Segni e mezzi per distinguere la morte vera dall'apparente, Cremona 1892; H. Chiari, Die Leichenerscheinungen und die Leichenbeschau, Vienna e Lipsia 1913; A. Haberda, Behördliche obduktionen, ivi 1913; S. Icard, La constatations des décès dans les hôpitaux, Parigi 1918; H. De Varigny, Essais sur la mort; la mort et la biologie, ivi 1926.