Gropius ‹ġróopius›, Walter. - Architetto (Berlino 1883 - Boston 1969), figura centrale del movimento europeo di rinnovamento dell'architettura. Fu allievo di P. Behrens; la sua prima opera, l'officina Fagus (1911) di Alfred (Sassonia Inf.), è già del tutto nuova per la completa indipendenza dalla ...
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Germania Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, [...] dottrina Hallstein’ (➔ Hallstein, Walter). Adenauer lasciò il cancellierato nel a Weimar e poi a Dessau, sotto la direzione di Gropius, H. Meyer e L. Mies van der Rohe, protagonisti ...
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ZEVI, Bruno. – Nacque a Roma il 22 gennaio 1918, terzogenito di Guido (1883-1975) e di Ada Bondì (1891-1946), figlia di un agiato commerciante. Il padre, [...] opinion on architecture a sostegno di WalterGropius, direttore della GSD e osteggiato dalle tesi progettuale svolta sotto la guida di Gropius. Dall’aprile prese parte alla Mazzini ...
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VALLE, Gino. – Nacque a Udine il 7 dicembre 1923. Suo padre Provino (v. la voce in questo Dizionario) fu un architetto molto noto in terra friulana, fondatore, [...] presso la Harvard graduate school of design di Cambridge (Mass.). In America studiò con WalterGropius e William L.C. Wheaton, quest’ultimo un’autorità internazionale in materia di ...
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VALLE, Cesare. – Nacque a Roma il 17 giugno 1902, da una famiglia di origine sarda, ultimogenito dei quattro figli di Tommaso, funzionario del ministero degli [...] di volumi decisamente razionalisti, riferibili all’immagine dell’architettura di WalterGropius e del Bauhaus. Altre importanti realizzazioni che affermarono un suo linguaggio ...
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Giedion ‹ġìidion›, Sigfried. - Storico dell'architettura svizzero (Praga [...] . Altre sue opere: Mechanization takes command (1948); A decade of new architecture (1951); WalterGropius , Mensch und Werk (1954); The eternal present (2 voll., 1962-64; trad. it ...
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ARCHITETTURA (IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150) Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi [...] . Età contemporanea: N. Pevsner, Pioners of the modern movement from William Morris to WalterGropius, Londra 1936 (trad. it. Milano 1945); S. Giedion, Space, time and architecture ...
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INDUSTRIALE, DISEGNO. - Nella definizione d. i. il termine "disegno" (traduzione del vocabolo anglosassone design) sta per "progettazione" (per es. la disciplina che si [...] , Milano 1945; S. Giedion, Mechanization takes command, Oxford 1948; G. C. Argan, WalterGropius e la Bauhaus, Torino 1951; S. Bernadotte, Industrial design. Moderne industrielle ...
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ARGAN, Giulio Carlo (App. III, I, p. 126) Storico e critico d'arte. Nel 1959 succede a L. Venturi quale professore di Storia dell'arte moderna all'università [...] educativa. Paradigmatico della sua ideologia e del suo metodo è il volume WalterGropius e la Bauhaus (19512), rigorosa valutazione del nuovo, globale mito europeo fondato ...
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TEATRO (gr. ϑέατρον, derivato dal verbo ϑεάομαι "guardo, sono spettatore"; lat. theatrum). L'edificio del teatro. Antichità. - Da Erodoto [...] Velde avevano esposto con l'adozione del palcoscenico tripartito (fig. 16), quelli di WalterGropius, del Salomonson, del Norman Bel Geddes, nei quali il palcoscenico si interna ...
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artisteggiare v. intr. Assumere atteggiamenti da artista, darsi un tono da artista. ◆ C’è chi artisteggia nel palco della prosa, magari Roberto Benigni, che ha aderito ma non sa se andrà. (Foglio, 16 marzo ...