darwinismo sociale Applicazione allo studio delle società umane dei principi darwiniani della lotta per l'esistenza e della selezione naturale, diffusa nella seconda metà [...] dell'Ottocento a opera dei pensatori positivisti, in particolare H. Spencer. La locuzione è rimasta nell'uso corrente soprattutto con significato polemico per indicare teorie ...
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Ardigò, Roberto. - Filosofo italiano (n. Casteldidone, [...] insegnò storia della filosofia all'univ. di Padova , divenendo il massimo rappresentante del positivismo italiano. Per A. la dimensione fisica e quella psichica sono aspetti di un ...
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Solov´ëv, Vladimir Sergeevič. - Filosofo (Mosca 1853 - Uzkoe, Mosca, 1900), figlio [...] prolusione Krizis zapadnoj filosofii. Protiv pozitivistov "Crisi della filosofia occidentale. Contro i positivisti") e poi a Pietroburgo (iniziato nel 1880 con la prolusione, anch ...
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GISSING, George. - Romanziere, nato a Wakefield il 22 novembre 1857, morto a Saint-Jean-de-Luz il 28 dicembre 1903. Fu in America, dove cercò invano di guadagnarsi [...] in Germania, a Jena, dove diede lezioni e studiò Häckel, Schopenhauer, Comte e i positivisti; tornò a Londra e conobbe le miserie della bohème letteraria. Un legato di un centinaio ...
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SOCIOLOGIA (XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356) Logica ed epistemologia della sociologia. - Le scienze sociali e umane, e la s. più delle altre, [...] positivistico è un movimento di idee complesso e il cui contenuto ha variato col tempo: il positivismo di E. Mach o quello di R. Carnap sono, per es., molto differenti da quello di ...
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ORANO, Paolo. – Nacque a Roma il 15 giugno 1875 da Giuseppe Orano Suella (1841-1908) e da Maria Fiorito Berti (1845-1919), secondo di sei fratelli. Il padre, di origine sarda, avvocato, a partire [...] dal 1884 professore all’Università di Roma, era noto per i suoi studi positivisti di giurisprudenza. Maria Fiorito, che ebbe un notevole peso nella formazione dei figli, era stata ...
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Bradley, Francis Herbert. - Filosofo inglese (Clapham, Londra, [...] ) polemizzava sia contro l'etica edonistica e utilitaristica di J. S. Mill e dei positivisti inglesi, sia contro il formalismo dell'etica kantiana; B. riteneva che i doveri morali ...
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De Sarlo, Francesco. - Filosofo, psicologo e psichiatra italiano ( [...] , da lui diretta fino al 1917, in cui polemizzò vivacemente sia contro i positivisti sia contro i nuovi idealisti. Socio nazionale dei Lincei (1918-35). Scritti principali ...
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e comprensione sommario: 1. Introduzione. 2. Due grandi paradigmi: a) il paradigma positivistico; b) il paradigma interpretativo; c) geografia del positivismo. 3. Persistenza [...] appaiono a un Friedman del tutto oziose. La sola cosa che conta per l'economista 'positivista' è di verificare se la teoria spiega i fatti e se consente delle previsioni confermate ... ...
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scientismo Il particolare atteggiamento intellettuale di chi ritiene unico sapere valido quello delle scienze fisiche e sperimentali, e svaluta quindi ogni [...] : si designarono polemicamente come scientisti (e di conseguenza come antimetafisici) i positivisti (per es., H. Taine ); di contro impiegarono spregiativamente il termine coloro ...
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po¿itivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in base alle differenti...
po¿itivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign. di positivistico:...