parusia Termine usato nel platonismo per designare la ‘presenza’ dell’idea nella realtà sensibile. Nel greco della κοινή lo stesso termine assume anche il significato tecnico di venuta e presenza dell’imperatore o di un’alta autorità in un determinato luogo; in relazione a questo significato va ...
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Anticristo (gr. ᾿Αντίχριστος) Il nemico di Cristo che tenta di soppiantarlo, ma che da [...] Cristo sarà annientato nel suo ritorno trionfale (parusia) alla fine dei tempi. Nei Vangeli non si parla espressamente dell’A.; i testi di riferimento sono la seconda lettera di s. ...
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MILLENARISMO (da millenario; anche chiliasmo, ted. Chiliasmus, dal gr. χιλία [ἔτη]; ingl. millenarianism). - È propriamente la credenza nel millennio, cioè nel regno glorioso e temporale [...] vero e proprio: la semplice attesa, anche a breve scadenza, della fine e della parusia non si può senz'altro identificare con esso. Questa credenza fu molto diffusa tra i ...
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TESSALONICESI, Lettere ai. - Sono due lettere di S. Paolo, indirizzate ai cristiani di Tessalonica, e contenute nel Nuovo Testamento. Tessalonica (oggi Salonicco; [...] con quanto sappiamo dell'apostolato di lui dagli Atti e dalle altre Lettere. Il tempo della "parusia". - Al capo IV, v. 15, di questa lettera troviamo un passo che ha dato e dà ...
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METESSI. - Termine filosofico, tratto dal greco μέϑεξις "partecipazione". In senso specifico, μέϑεξις è per Platone il rapporto onde le cose molteplici e mutevoli traggono [...] dalla "presenza" (παρουσία) delle idee in esse. La concezione della metessi e della parusia è perciò antecedente, in Platone, all'avvertimento delle difficoltà derivanti da tale ...
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participare. - É un verbo caratteristico del linguaggio filosofico, di tradizione platonico-neoplatonica (nel latino medievale participatio, participare). In esso si esprime la nozione [...] natura divina, ecc.). In tal senso ogni essere fa derivare la sua essenza dalla presenza (parusia) in esso di una parte dell'essere superiore, al quale in virtù di questa presenza ...
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escatologia Dal gr. ἔσχατος «ultimo» e λόγος «discorso». Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche) che riguarda [...] parole della II Epistola di Pietro in cui, mentre si ribadisce l’assoluta certezza della parusia, per il manifestarsi di essa si assume la dimensione di un tempo scandito da una ...
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partecipazione Il concetto ha assunto, nella storia del pensiero occidentale, tre significati principali: il primo, legato all’originaria accezione platonica, è di tipo metafisico; il [...] . Significato metafisico. La p. o metessi (➔); (dal gr. μέϑεξις) rappresenta – insieme alla parusia (➔) e alla mimesis (➔) – uno dei concetti con i quali Platone cerca di risolvere ...
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EPIFANIA. - In senso specifico religioso, il termine epifania (ἐπιϕανεια "manifestazione") era usato dai Greci per indicare l'azione d'una divinità, che, invisibilmeme [...] si adopera nello stesso senso di parusia (παρουσία, "venuta"), quando cioè apparizione cioè non solo nella gloria divina della sua parusia alla fine dei tempi (II Tessal., II, 8 ...
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Schütz, Paul. - Teologo protestante (Berlino [...] ein Christ bin? (1938); Das Evangelium, dem Menschen unserer Zeit dargestellt (1940); Parusia. Hoffnung und Prophetie (1960); Wiederstand und Wagnis. Vom Glauben im Zeitalter der ...
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paruṡìa s. f. [dal gr. παρουσία, propr. «presenza»]. – 1. In filosofia, termine usato nel platonismo per designare la «presenza» dell’idea nella realtà sensibile. 2. a. Nel greco della koinè, con sign. ...
Anticristo (e anticristo) s. m. [dal lat. Antichristus, gr. ᾿Αντίχριστος]. – Nelle Sacre Scritture (in partic. nell’Apocalisse e nella 2a Lett. di s. Paolo ai Tessalonicesi), il nemico di Cristo che tenta ...