Parmigianino, Il. - Nome con cui è noto il pittore Francesco Mazzola (Parma 1503 - Casalmaggiore 1540). Fu tra i più importanti artefici del manierismo, di cui rappresentò l'ideale di grazia, di raffinatezza. Meglio che nei quadri, il valore pittorico del P. si espresse nelle incisioni, che più ...
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Denominata nel Settecento Scuola di Parma, diversa per stile e poetica da quelle romana, toscana, veneta, contempla i pittori Antonio Allegri detto il “Correggio” (1489-1534) e Francesco Mazzola detto [...] il “Parmigianino” (1503-1540). I due maestri sono ...
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ROCCA, Michele. – Noto con il soprannome di Parmigianino o Parmigiano, nacque nel 1666, forse a Parma. La data di nascita è riportata nella biografia di Nicola Pio (1724, 1977, p. 111) ed è confermata dall’iscrizione presente sull’autoritratto dell’artista (Stoccolma, Museo nazionale). La prima ...
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Tinti, Giambattista. - Pittore (Parma 1558 - ivi 1604); formatosi sul [...] type="tag" score="2.5" df="None" uri="/enciclopedia/correggio/">Correggio e sul Parmigianino, fu artista vivace, sebbene ineguale. Suo capolavoro è la decorazione della cupola ...
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Mazzòla-Bedòli, Girolamo. - Pittore (Moile, od. S. Lazzaro, Parma, 1500 circa - ivi 1569). Allievo del Parmigianino, [...] opera databile è la pala (1533) nella pinacoteca di Parma, dove l'influsso del Parmigianino è predominante. In opere successive il suo manierismo, anche nei colori cangianti, si ... ...
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Bertòja, Jacopo Zanguidi detto il. - Pittore (Parma 1544 - ivi 1574), rappresentante dell'elegante manierismo [...] parmense, derivato dal Parmigianino (Entrata in Gerusalemme , Parma, Gall. naz. e affreschi nel Palazzo ducale di Parma e nell'oratorio del Gonfalone a Roma ). Fu anche incisore. ...
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Boccaccino, Camillo (propr. Camillo Boccacci). - Pittore (Cremona. [...] 1504 - ivi 1546), figlio del Boccaccino. Sensibile all'arte del Parmigianino, del Correggio e del Pordenone , fu esponente significativo del manierismo a Cremona. Eseguì, tra l' ...
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Sabbatini, Lorenzo. - Pittore (Bologna 1530 circa - Roma [...] 1576). Allievo di P. Fontana , si formò su P. Tibaldi e il Parmigianino. Risentì del manierismo tosco-romano e di G. Vasari , col quale collaborò a Firenze in Palazzo Vecchio (1565 ...
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Antònio da Trento. - Pittore e incisore (n. 1510 circa - m. [...] /">Fontainebleau 1550), identificabile con Antonio Fantuzzi. Scolaro a Bologna del Parmigianino, fu operoso in Francia a Fontainebleau sotto la direzione del Primaticcio ...
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Brusasórci ‹-ʃas-›, Domenico Riccio detto il. - Pittore (Verona [...] 1516 circa - ivi 1567). Si formò presso i Caroto, risentendo poi di influssi varî (Parmigianino, Giulio Romano , Paolo Veronese ). Le opere sue più notevoli sono a Verona (pale d' ...
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parmigianina s. f. [dim. femm. di parmigiano]. – In tipografia, il carattere tipografico di corpo 5, così chiamato dal celebre incisore G. Bodoni che a Parma aveva fondato la sua tipografia.