manierismo Il complesso di esperienze artistiche elaborate tra il secondo e l’ultimo decennio del 16° sec.; nato con particolare riferimento alle arti figurative e [...] come il termine m. mantenga in pieno la natura di vox media derivante dal concetto di maniera, e necessiti, a evitarne un uso generico e poco significante, di una più articolata e ... ...
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MANIERISMO. - Psichiatria. - Modificazione particolare, strana e abituale, degli atti, dei gesti, del parlare, del contegno, che avviene senza [...] di fregi e di svolazzi, fino al punto da riuscire incomprensibile. Lo stabilirsi di questi manierismi suole avere un sinistro valore prognostico, escludendo la guarigione. ... ...
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- Si intende con tale termine, coniato in epoca moderna dal vasariano "maniera" (secondo il significato attribuito al termine dal Bellori) per designare gli epigoni di Michelangelo [...] si inoltrerà nei primi secoli dell'Impero romano, non esaurisce che uno degli aspetti del manierismo. Altro è quello cui più propriamente si addice il termine di m. che affonda le ... ...
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manierismo Sintomo psichiatrico che riguarda la gesticolazione, il portamento e il modo di esprimersi, che diventano innaturali, affettati e spesso stereotipati; rispetto alle stereotipie (➔) vere e proprie, i m. sono ripetuti meno insistentemente dal soggetto ed esprimono in modo diretto o ...
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manierismo Bizzarria del comportamento interessante la gesticolazione, il portamento e il modo di esprimersi, che diventano innaturali, affettati e spesso stereotipati: i m. sono variabilissimi nelle loro manifestazioni e frequenti in alcune malattie mentali, in partic. nella schizofrenia. ...
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manierismo Sintomo psichiatrico che riguarda la gesticolazione, il portamento e il modo di esprimersi, che diventano innaturali, affettati e spesso stereotipati; rispetto alle stereotipie (➔) vere e proprie, i m. sono ripetuti meno insistentemente dal soggetto ed esprimono in modo diretto o ...
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Fontana, Prospero. - Pittore (Bologna 1512 - ivi 1597). Esponente del manierismo emiliano, risentì in un primo tempo dei modi raffaelleschi di Innocenzo da Imola e di Perìn del Vaga, di cui fu aiuto a Genova (1527). A Roma , nel 1550 eseguì per Giulio III un ritratto, poi collaborò alla decorazione ...
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Cùria, Francesco. - Pittore (m. Napoli 1608). Esponente di rilievo del manierismo di marca neocorreggesca, dipinse opere segnate da straordinario naturalismo: a Napoli, Madonna tra i ss. Giacomo Maggiore e Minore (S. Caterina a Formiello), Allegoria francescana ( S. Lorenzo Maggiore), Annunciazione ...
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Cèlio, Gaspare. - Pittore (Roma [...] 1571 - ivi 1640). Esponente del tardo manierismo romano, lasciò nella decorazione della capp. della Passione della chiesa del Gesù una delle testimonianze più significative della ...
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CONTI, Vincenzo. - Tra le fonti più autorevoli per il tardo manierismo romano il solo Baglione (1642) ricorda il C., con una breve biografia in coda a quella del fratello più anziano Cesare. Secondo il Baglione, il C. sarebbe nato a Roma (non ad Ancona, come il fratello) e avrebbe conosciuto le ...
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manierismo s. manierismo [der. di maniera]. – 1. a. Nella critica d’arte, termine con cui a partire dal sec. 17°, si è indicato, generalm. con intenzioni limitative o spregiative, l’insieme delle manifestazioni ...
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni si svolgeranno ...