culto In generale, la manifestazione del sentimento con cui l’uomo, riconoscendo l’eccellenza di un altro essere, lo onora. Si distingue in c. profano e c. religioso. [...] proviene la giustificazione razionale dell’atto diculto. Caratteristica del c. in generale è la delimitazione di una sfera sacra rispetto ai luoghi, al tempo e alle persone. Circa ... ...
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EDFU. - L'antica Apollinopolis Magna, in Alto Egitto, luogodicultodi una speciale forma di Horus, rappresentato come un disco solare fiancheggiato da due grandi ali stese. Il [...] anch'esse sicure, fra il 169 e il 42 a. C. Il tempio riprende lo schema classico di pianta, con un pilone, un cortile circondato da colonne, un portico che lo chiude in fondo, una ... ...
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THYIA (Θυία, ion. Θυίη). - Ninfa eponima di un luogodiculto a Delfi, variamente indicata come figlia di Kephisos (Herod., vii, 178) o di Kastalios (Paus., [...] in Delfi e avendo ivi condotto le danze orgiastiche, le menadi presero da lei il nome di Thyiades; un'altra interpretazione vede in Th. stessa una baccante (Θυῖα da ϑυιάς, in ... ...
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Grecia Stato dell’Europa meridionale, [...] delle divinità omeriche. L’epopea non conosce ancora templi costruiti; i luoghidiculto sono particolari luoghi della natura o le abitazioni dei re. Ma la divinità antropomorfa ...
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e le altre Chiese cristiane 1. Radicali trasformazioni delle istituzioni ecclesiastiche tra il 1797 e il 1821 La fine della Repubblica aristocratica di Venezia ebbe conseguenze [...] . 43-44. 8. Cf. ibid., pp. 11-15. 9. La comunità di confessione ortodossa aveva il proprio luogodiculto nella chiesa di S. Giorgio dei Greci, ufficialmente destinata ai cattolici ... ...
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LITURGIA (λειτουργία, o λῃτουργία). - Presso i classici significa un servizio (ἔργον) intrapreso a favore del popolo (λεώς = λαός), generalmente molto dispendioso, che i cittadini più [...] indica quasi sempre il servizio diculto prestato dai sacerdoti e dai si riferisce a Roma. Le riunioni liturgiche hanno luogo la domenica: si leggono i Commentaria Apostolorum o ...
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di John D. Zizioulas Ortodossia sommario: 1. Introduzione. 2. La struttura canonica. 3. Sviluppi teologici. 4. Relazioni ecumeniche. 5. L'ortodossia e il futuro. □ [...] . Si creò dunque una frattura tra la Chiesa da una parte, comunemente intesa come luogodiculto e di predicazione, e dall'altra la ‛teologia', che aveva assunto il significato ... ...
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LAZIO (XX, p. 681; App. II, 11, p. 170; III, 1, p. 971). - Popolazione. - Secondo il censimento demografico del 1971, la popolazione residente nel L. assomma a 4.702.093 abitanti. Rispetto [...] e al tempo stesso luogodiculto, non dissimile dal coevo edificio di Murlo (v. toscana, in questa App.). Di eccezionale importanza poi le scoperte di santuari, a Cerveteri, a ...
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moschea Complesso architettonico destinato al culto islamico e all’insegnamento religioso, in origine anche usato come luogodi riunione e di dibattito. La m. deriverebbe [...] schema si trasformò poi in organismi coperti da cupole; sul modello di S. Sofia di Costantinopoli e di altri edifici bizantini trasformati in m., consistettero in una grande sala ... ...
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sinagoga Nel giudaismo postesilico, luogodi riunione per la preghiera e la lettura sacra. Con riferimento a epoche più recenti, adunanza religiosa di appartenenti [...] motivi stilizzati di fiori e fregi geometrici e rappresentazioni degli oggetti diculto (v. poi a costruire s. in ogni luogo della loro residenza; lo sviluppo architettonico ... ...
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luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni luogo; con limitazione simbolica: ...
agg. e santo m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, ...