Doménichi, Lodovico. - Poligrafo (Piacenza 1514 circa - Pisa 1564). Lavorò per l'editore Giolito a Venezia e per il Torrentino a Firenze . Con G. Ruscelli e L. Dolce raccolse 9 libri di Rime diverse di molti eccellenti autori (1545-60), curò i Ragionamenti del Firenzuola e il Morgante maggiore (1545 ...
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Villani, Giovanni. - È il maggiore cronista fiorentino del Trecento, la cui amicizia con D. è stata sostenuta, non senza obiezioni, sulla base di un accenno del nipote Filippo nel capitolo [...] (Venezia, Bartolomeo Zanetti, 1537), i libri XI-XII, come sembra probabile, da LudovicoDomenichi (Firenze, Lorenzo Torrentino, 1554). La seconda edizione, a c. di Remigio Nannini ...
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VEGGIO, Claudio Maria. – Figlio di Gian Agostino, nacque nel 1504 [...] è affiancato da altri personaggi cittadini quali i poeti Bartolomeo Gottifredi e LudovicoDomenichi, e musicisti-poeti quali Girolamo Parabosco. Cinque suoi madrigali, non presenti ...
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IMPRESA (fr. devise; sp. empresa; ted. Wappen; ingl. device). - Rappresentazione simbolica d'un proposito, d'un desiderio, d'una linea di condotta (ciò che si vuole "imprendere", intraprendere) [...] dell'Alciato per gli emblemi) ricorda una conversazione avuta a quel proposito con LudovicoDomenichi, nel corso della quale fissa cinque requisiti dell'impresa; egli voleva: 1 ...
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BERNI, Francesco. - Nacque, di famiglia fiorentina, a Lamporecchio nel 1497 o '98 e visse i primi vent'anni nel Casentino e a Firenze. Fu protetto [...] dal Calvo a Milano nel 1542. E si dice anche che l'Aretino inducesse il letterato LudovicoDomenichi a rifare a sua volta il poema del Boiardo, perché ne fosse oscurata la fama del ...
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Novellieri del Cinquecento Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, no man's land. I primi [...] il Cinquecento non solo mestieranti della penna, come LudovicoDomenichi, ma anche osservatori acuti del mondo, quale fu Ludovico Guicciardini (di entrambi, però, non si sono dati ...
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GIOVIO, Paolo. – Nacque a Como da Luigi Zobio, notaio, di famiglia patrizia, ed Elisabetta Benzi. La data di nascita cui viene comunemente dato credito è [...] lo stesso G. avesse correttamente previsto che le traduzioni italiane di LudovicoDomenichi sarebbero state molto più lette degli originali latini, tuttavia anche le traduzioni ...
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Botanica e zoologia Sommario: 1. Le scienze della Natura tra utilitarismo, curiosità e senso religioso. 2. Filologia e osservazione. 3. Andrea Cesalpino. ▢ Bibliografia. [...] dei lavori d'identificazione perseguiti dai naturalisti del Rinascimento, tanto che LudovicoDomenichi, nel 1561, come per inerzia, continua a tradurre rifacendosi a Landino ...
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DONI, Anton Francesco. - Nacque il 16 maggio 1513 da Bernardo di Antonio, forbiciaio, a Firenze, nel quartiere di S. Lorenzo. In una lettera del 3 genn. 1549, [...] , il D. frequentò invece a Piacenza l'ambiente letterario e mondano, si legò a LudovicoDomenichi, al Parabosco e al Betussi appunto, e tentò di allogarsi presso qualche signore ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
I teatri delle macchine L’idea del teatro Nel 1544 Giulio Camillo (1480 ca.-1544), filosofo e umanista, maestro di retorica e di alchimia, cresciuto tra gli [...] postuma nel 1550, L’idea del theatro vede la luce a Firenze curata da LudovicoDomenichi per i tipi di Lorenzo Torrentino. Il successo è tale che nello stesso anno appaiono ...
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ragionaménto s. m. [der. di ragionare]. – 1. ant. o tosc. Discorso, conversazione: Li tuoi ragionamento [con gli usurai] sian là corti (Dante); in ragionamento piacevoli infino all’ora di poter cenare ...
città allargata loc. s.le f. Nucleo urbano che comprende il centro storico di una città e si estende ai quartieri che presentano i caratteri di un’urbanizzazione consolidata; comprensorio territoriale ...