Husserl ‹hùsërl›, Edmund. - Filosofo tedesco (Prossnitz, od. Prostějov, Moravia, 1859 - Friburgo in Brisgovia 1938). Fondatore della moderna fenomenologia, ha fornito sostanziali contributi allo sviluppo di un concetto di filosofia come scienza a priori, teorizzando la messa tra parentesi (epochè) ...
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E. Husserl 1859 Nasce a Prossnitz, in Moravia 1884-86 Dopo essersi laureato in matematica, studia con Brentano a Vienna 1891 Pubblica la sua prima opera, Philosophie der Arithmetik 1900 Pubblica le Ricerche logiche che inaugurano la sua riflessione fenomenologica 1906 È prof. a Gottinga 1913 ...
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fenomenologìa Descrizione dei fenomeni, ossia del modo in cui si manifesta una realtà. In filosofia, il termine ha avuto fortuna a partire dalla Fenomenologia dello spirito (1807), in [...] delle manifestazioni dello Spirito. Oggi per f. s'intende l'indirizzo filosofico fondato da E. Husserl che, mettendo fra parentesi l'esistenza del mondo, lo riduce a un insieme di ...
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La filosofia dell’evidenza tra Husserl e Gentile Nonostante le accuse di arretratezza mosse al pensiero gentiliano nel corso del Novecento, non sono mancati alcuni interpreti i [...] tradizione tedesca. Non è un caso, in effetti, che, dopo l’apparizione di quest’opera, Husserl sia stato da più parti, per così dire, etichettato con l’epiteto di ‘platonico’, in ... ...
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Meditazioni cartesiane (Méditations cartésiennes) Opera (1931) di E. Husserl. Testo ampliato delle conferenze tenute da Husserl alla Sorbona nel 1929 (23 e 25 febbr.), le M. c. [...] dell’autore (avvenuta nel 1938) in lingua tedesca (Cartesianische Meditationen, 1950). Husserl, ripercorrendo l’itinerario delle Meditazioni metafisiche (1641) di Descartes (intese ... ...
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Ricerche logiche (Logische Untersuchungen) Opera (1900-1901) di E. Husserl, pubblicata in due volumi: 1°, Prolegomeni alla logica pura (Prolegomena zur reinen Logik); 2°, 1, [...] e al naturalismo psicologico delle logiche empirico-induttive del tipo di quella di Mill, cui Husserl contrappone la ricerca di una «logica pura» volta a riconoscere «la visione ... ...
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intenzionalità Nelle filosofie di F. Brentano e di E. Husserl, [...] in quello della pura validità logico-oggettiva. Il richiamo a Brentano (più che a Husserl) è diventato ricorrente in quasi tutti i filosofi che, nella seconda metà del Novecento ... ...
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ontologia Termine filosofico usato per la prima volta al principio del 17° sec. da J. Lorhard (1606) e R. Goclenio [...] ente’ come primo e necessario fondamento di ogni altro sapere. Fu ripreso da E. Husserl per indicare la scienza che studia le strutture essenziali proprie delle varie scienze, e da ...
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filosofia Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti [...] un suo ambito di autonomia in quanto scienza critica dei valori universalmente validi. In E. Husserl si riaffaccia l’idea della f. come scienza rigorosa: le essenze, che secondo il ...
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Landgrebe, Ludwig. - Filosofo (Vienna [...] l'altro, l'edizione postuma dell'opera husserliana Erfahrung und Urteil). Collaboratore dell'Husserl-Archiv di Lovanio fino al 1940, insegnò poi nelle università di Amburgo , Kiel ...
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husserliano agg. – Relativo al filosofo ted. Edmund Husserl (1859-1938), iniziatore di un indirizzo di pensiero da lui stesso definito fenomenologia trascendentale (v. fenomenologia, n. 2): l’interpretazione h. del cartesianismo;...
neurofenomenologia s. f. Lo studio dei fenomeni della percezione della coscienza sulla base dei più recenti progressi delle neuroscienze. ◆ Oggi la fenomenologia è protagonista di una singolare vicenda che confonde ruoli intellettuali c