D'Andrèa, Francesco. - Filosofo e giurista ( Ravello 1625 - Candela 1698). Prima avvocato e poi magistrato, uomo di grande cultura ed eloquenza, fu amico dei maggiori letterati del suo tempo e uno dei protagonisti della rinascita della cultura politico-filosofico-giuridica nell'Italia meridionale ...
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Vico, Giambattista. - Filosofo (Napoli 1668 - ivi 1744). Terzultimo degli otto figli di Antonio, modestissimo libraio, e di Candida Masullo, dotato di un carattere [...] sviluppando attorno a personalità come Tommaso Cornelio , Leonardo di Capua e Francescod'Andrea, che conducevano un'assidua lotta contro la cultura scolastica, aprendosi alle ...
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Italia Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data [...] stesso Napoleone e la vicepresidenza di Francesco Melzi d’Eril, poi in Regno italico ( oltre l’attività di B. Della Porta e Andrea del Sarto, si sviluppò la pittura del manierismo, ...
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D'ANDREA, Gennaro. - Nacque a Napoli da Diego (fratello di Onofrio), discendente da una nobile famiglia di origine francese, stabilitasi nel Napoletano nel XIII [...] , il Belli, il De Cristofaro e fece in seguito addirittura i nomi di FrancescoD'Andrea e del D.) un agente del conte di Conversano Giulio Acquaviva, da tempo in contrasto con ... ...
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PETRARCA, Francesco. - Nella gloria della poesia italiana è il secondo, dopo Dante e prima del Boccaccio, dei suoi grandi [...] dei Bianchi intorno al Cesare tedesco, che Francesco vide l'Alighieri, accadesse ciò a Pisa . metrica II, 12, fu inviata a Giovanni d'Andrea, non al Visconti (Foresti, Aneddoti, p. ... ...
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VALLETTA, Giuseppe. - Nacque il 6 ottobre 1636 a Napoli da Onofrio, sarto, e da Caterina di Clauso. Un suo fratello si fece monaco. Di famiglia assai modesta, [...] 3, LXXXI (1962), pp. 109-131; S. Mastellone, Note sulla cultura napoletana al tempo di FrancescoD’Andrea e G. V., in Critica storica, I (1962), pp. 598-625; Id., Il ‘libertinismo ...
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NAPOLI, Regno di. - I. Periodo Angioino (1266-1381). - Con la conquista di Carlo d'Angiò (1266-1285), il regno di Sicilia non fu mutato nel suo ordinamento amministrativo: [...] doveva divenire forza motrice del progresso del paese. Iniziato da pochi privati (Francescod'Andrea, Tommaso Cornelio, Giuseppe Valletta, che divulgarono le opere di Cartesio, del ... ...
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EBREO ERRANTE. - La leggenda, nella sua forma ancor viva e diffisa tra il popolo, narra di un ebreo il quale schernì Gesù, spingendolo a camminare verso [...] Tizio (all'anno 1400) e certe curiose memorie domestiche del fiorentino Antonio di Francescod'Andrea (secondo decennio del sec. XV). La leggenda ebbe nuovo impulso, specie in ...
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ARGENTO, Gaetano. - Nato a Cosenza il 30 dicembre 1662, appartenne a quella scuola storico-giuridica napoletana che sostenne strenuamente, negli [...] diritto Serafino Biscardi, allievo di Francescod'Andrea. Iniziata la carriera del del regno. Nel 1714 l'imperatore Carlo VI d'Austria lo elevò alla suprema dignità di vice- ...
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CARAVITA, Nicola. - Nato a Napoli il 24 maggio 1647, morto ivi il 22 novembre 1717, fu avvocato famoso, fiscale della Real Giurisdizione e fino [...] Capua, da Tommaso Cornelio e da Francescod'Andrea, non esclusi i cosiddetti ateisti, com amico degli studî e degli studiosi, è d'essere stati protettori di Giambattista Vico. ...
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agg. e santo m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, ...
mafiologico agg. Che analizza e studia i fenomeni di tipo mafioso. ◆ Sembrerebbe pensata per l’Italia la sentenza che il tribunale amministrativo di Versailles ha emesso lunedì scorso. Sembra la sentenza ...