fiaba Racconto di avventure in cui domina il meraviglioso, negli episodi come nei personaggi, anonimo e popolare, di fonte e [...] sovietico V. Propp, cui si deve il primo, fondamentale studio morfologico della fiaba. Gli studiosi di scuola psicanalitica (per es., B. Bettelheim), invece, individuano nei temi e ... ...
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di Philippe Hamon, Jean-Pierre Morel Romanzo sommario: 1. Introduzione: racconto fantastico, letteratura, romanzo. 2. Il romanzo come enunciato. a) Il romanzo [...] terza persona, ecc. - o ancora con strutture narrative invarianti (v. § b); per esempio, la fiabadimagia esaminata da Vl. Propp si caratterizza per il fatto che l'‛eroe' è nello ... ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente [...] , e più radicalmente applicata, con impostazione marxista, dal sovietico Propp alle fiabedimagia. La pretesa di generalizzare è il difetto comune a tutte queste teorie. Al polo ... ...
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tradizióne orale Locuzione con cui nelle scienze demo-etno-antropologiche si intende il complesso delle testimonianze del passato - racconti storici, miti, poesie, formule sacre, ecc. - trasmesse [...] più radicalmente applicata, con impostazione marxistica, dal sovietico Propp alle fiabedimagia. L'applicazione dell'analisi strutturale, che dalle forme metriche e compositive ...
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Le stagioni della fiaba, le regioni del racconto «C’era una volta...»: racconto, storia letteraria e industria culturale Secondo Max Müller (1823-1900), indologo e [...] più evidente che il baricentro del repertorio narrativo della tradizione popolare non risiede nelle fiabedimagia, né nelle storie romantiche e a lieto fine; i numeri cominciano a ... ...
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sardi, dialetti 1. Tra storia e lingua Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata [...] le battorinas, costituite da quartine di endecasillabi o di ottonari. Di particolare importanza è la narrativa popolare, ricca difiabedimagia, leggende religiose, narrazioni ...
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MAGIA. - Questo termine, nelle lingue classiche (gr. μαγεία, lat. magia) designò la dottrina o arte dei magi (v.), poi, dato il carattere attribuito a questi nel mondo [...] Questo è il più bell'esempio dimagia, imitativa di tutta la vicenda temporalesca; altri esempî dei nomi segreti, tutta quella categoria difiabe in cui la soluzione è data dalla ... ...
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di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini , Ugo Duse ESPRESSIONISMO Espressionismo artistico [...] dimagia locale, in serie versificate non immemori della Figlia didi valori, tanto più tragico quanto più si tratta di valori inesistenti. Il vecchio profumo del tempo delle fiabe ... ...
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Magia e astrologia Sommario: 1. Il sapere magico e astrologico. 2. Marsilio Ficino. 3. Giovanni Pico della Mirandola. 4. Pietro Pomponazzi. 5. Agrippa di Nettesheim. 6. Gerolamo [...] a sua volta, passa a distinguere due generi dimagia, la profana, che si fonda sul culto trasformate in animali, che il Cielo è pieno difiabe, che anzi non è il vero Cielo fatto ... ...
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di René Wellek Critica letteraria sommario: 1. Il termine e il concetto di critica. 2. Teoria della letteratura. 3. Critica pratica e storia della letteratura. [...] particolare le analisi schematiche della ‛favola dimagia' russa del folklorista V. Propp Leningrad 1928 (tr. it.: Morfologia della fiaba, Torino 1966). Proust, M., Contre Sainte- ... ...
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fantasy ‹fä′ntësi› s. ingl. (propr. «fantasia»), usato in ital. al femm. (e pronunciato comunem. ‹fànta∫i›). – Genere letterario narrativo, accolto in seguito anche nel cinema, diffusosi inizialmente nei ...