FAVI. - Famiglia di musicisti attivi a Forlì nei sece. XVIII e XIX. Andrea nacque a Forlì nel 1743 (nel 1757 secondo Raffaelli). Scarsissime sono le notizie biografiche; sappiamo che compi gli studi musicali presso l'Accademia filarmonica di Bologna sotto la guida di padre G. B. Martini e ...
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FAVI, Francesco Raimondo. - Nacque il 6 luglio 1749 a Novoli, allora sobborgo di Firenze, da Giuseppe e Maddalena Niccoli (Firenze, Archivio d. Curia arcivescovile, [...] corrispondenza e bene espressa in una lettera a Thomas Jefferson, dell'8 luglio '85: "L'amico Favi è la persona più cara che io abbia al mondo, dopo la moglie mia e mio fratello ... ...
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Fabvier ‹favi̯é›, Charles-Nicolas, barone. - Militare francese (Pont-à-Mousson 1782 - Parigi 1855). Ufficiale napoleonico, divenne colonnello nel 1813 e l'anno dopo concorse alla difesa di Parigi. Dopo la Restaurazione, alla quale in un primo tempo aveva aderito, fu più volte processato perché ...
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APE (lat. scient. Apis mellifica L.; fr. abeille; sp. abeia; ted. Biene; ingl. bee). - Imenottero aculeato della famiglia Apidae e del genere Apis (v. anche insetti ed [...] del momento in cui essa si presenta: all'inizio della primavera non si possono fornire alle api né favi con covata giovane non avente più di circa 36 ore di età, sulla quale le api ...
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propoli Sostanza resinosa, bruna, prodotta da diverse piante, che le api adoperano per chiudere fori e interstizi dell’arnia, per attaccare i favi e verniciarli. La p. un tempo era considerata soltanto come una resina che disturbava il lavoro dell’apicoltore, successivamente ne sono state ...
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ALVEOLI. - Per l'anatomia, v. dente e polmone. Nelle arti decorative, specie di cellette di legno o di stucco, ordinate [...] come i favi di un alveare, che ricordano le formazioni stalattitiche delle caverne; ornamento assai adoperato nello stile arabo per decorare internamente le vòlte e i pennacchi ( ...
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tarma Insetto, noto anche come tignola . T. della cera Larva degli Insetti Lepidotteri Piralidi, [...] Galleria mellonella e Achroia grisella, che divora la cera dei favi sia nell’alveare, sia in magazzino. ...
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cera Nome sotto il quale si comprendono alcune miscele complesse di origine vegetale, animale, minerale e anche sintetica (dette anche ceridi). [...] specie di Apidi; costituisce la sostanza con cui sono formate le cellule esagonali dei favi degli alveari, dai quali si estrae fondendoli con acqua calda per separare le sostanze ...
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SIBONI, Giuseppe Vincenzo Antonio. – Nacque a Forlì il 27 gennaio 1780 da Francesco, agiato borghese della città, e da Domenica Maria Grandi, ultimo di sei [...] fratelli. Studiò canto col castrato Sebastiano Folicaldi, pianoforte e composizione con Andrea Favi, rispettivamente cantore e maestro di cappella nel duomo cittadino. A Forlì ...
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BENELLI, Antonio Maria Pellegrino (Peregrino). - Nacque a Forlì il 5 sett. 1771 (secondo il Mambelli: 1767 o 1769), [...] Nuovo di Forlì nelle opere L'Albergatore vivace e Il Convito, che erano state composte forse dal Favi. Nell'estate dello stesso anno cantò al Teatro Rangoni di Modena in opere di L ...
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àrnia s. f. [etimo incerto]. – Cassetta o altra struttura apprestata dall’uomo per l’allevamento delle api. In partic.: arnia rustica, a favo fisso, generalm. costituita da una porzione di tronco d’albero ...
melàrio agg. e s. melario [der. di miele; per il sign. 2, cfr. lat. mellarium (der. di mel mellis «miele»)]. – 1. agg. In zoologia, borsa melario, ingluvie dell’ape operaia, dove viene raccolto il nettare ...