espiazione In filosofia del diritto, la funzione propriamente giuridica della sanzione, che consiste nel reinserimento del reo nell’ordine sociale dopo la pena. Se con il reato, infatti, il reo fuoriesce dalla logica della coesistenza, con la pena, e solo per il fatto di averla scontata, egli è ...
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ESPIAZIONE (dal lat. expiatio; cfr. Cic., "De harusp. resp., X, 21 diis iratis expiatio debetur" e il gr. ἁγνισμός). - È il placare la divinità offesa dalla colpa con atti, riti, [...] prima aveva sintetizzato il dogma con la frase: entrato nel mondo il peccato, occorreva un'espiazione per mezzo d'una vittima, e questa non poteva essere che l'Agnello, che toglie ... ...
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per i peccati commessi dal popolo, che gli Ebrei celebrano nel decimo giorno (giorno dell’espiazione, Yom K.) del mese di tishrī. Dalla festività ha preso nome la guerra del K., ossia il quarto conflitto arabo-israeliano, scoppiato il 6 ottobre 1973, giorno del k., per iniziativa dell’Egitto ...
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purgazione. - Per " espiazione ", " purificazione ", nell'espressione ‛ in p. ' con il valore finale di " al fine di purgare, di purificare ", in Pg XIX 116 Quel ch'avarizia fa, qui si dichiara / in purgazion de l'anime converse; / e nulla pena il monte ha più amara. ...
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yom kippūr. - Locuzione ebraica, equivalente a «giorno (yōm) dell’espiazione», con la quale viene indicata la ricorrenza del Kippūr e il rito stesso. ...
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purgatorio Nell’uso comune cristiano, uno dei tre regni dell’oltretomba, insieme all’inferno e al paradiso; nella teologia cattolica, la condizione di coloro [...] connesso con la fede sia che per i giusti esista la possibilità di una temporanea espiazione ultraterrena delle loro colpe prima di raggiungere la visione beatifica, sia che i vivi ...
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PIACOLO. - Nel rituale romano tanto l'errore commesso, cioè l'atto da espiare, quanto l'espiazione, ossia l'atto con il quale si espiava, si diceva piacŭlum. La più lieve [...] immolavano alla vigilia dei solenni sacrifici. In tesi generale non si ammetteva espiazione quando la violazione fosse stata commessa volontariamente; in questo caso il colpevole ... ...
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obsecrazione Presso gli antichi Romani, pubblica preghiera (lat. obsecratio) indetta dal senato o dai pontefici, per espiazione di colpe o per allontanare l’ira degli dei. Nella retorica classica, figura che consiste nell’implorare un dio o un uomo o un’entità personificata, al fine, per lo più, di ...
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PROCESSIONE. - È una cerimonia liturgica, per la quale un gruppo umano procede con intento o di espiazione o di propiziazione, ovvero costituisce quasi un corteggio che accompagna un simbolo sacro. La processione può avere dunque uno scopo espiatorio, propiziatorio, gratulatorio e anche onorario. ...
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OBSECRAZIONE. - Presso i Romani, in occasione di qualche grande avvenimento felice o funesto per lo stato, s'indicevano dal senato o dai pontefici pubbliche preghiere [...] supplicazione. L'obsecratio propriamente detta aveva un carattere di austerità e di penitenza in espiazione di colpe e per allontanare gli effetti dell'ira divina sul popolo. Non ...
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espiazióne s. f. [dal lat. expiatio -onis, der. di expiare «espiare»]. – 1. L’atto, il fatto di espiare, e il mezzo o modo con cui si espia: espiazione di una colpa, di un delitto, dei proprî peccati; ...
kippūr ‹kippùur› s. m., ebr. – Espiazione, rito di espiazione. In partic., il digiuno assoluto di 24 ore celebrato dagli Ebrei il decimo giorno di ogni anno (che, secondo il calendario ebraico, ha inizio ...