pesher Tipo di commentari biblici diffusi nella comunità di Qumrān, [...] caratterizzati da spunti escatologici e attualizzazioni e per questo fonti, tra l’altro, di importanti notizie storiche; il p. più notevole è quello alla profezia di Abacuc. ...
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Dibelius, Martin. - Teologo ed esegeta protestante tedesco (Dresda [...] rappresentante più famoso della "formgeschichtliche Schule. Ha accentuato i temi etici ed escatologici del Nuovo Testamento. Tra i suoi scritti: Die Formgeschichte des Evangeliums ...
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Modi ‹módi›, Sir Jivanji Jamshedji. - Studioso indiano (m. Coloba, Bombay, 1933), eminente investigatore della storia e della letteratura [...] , Dante papers (1920), in cui sulle orme di studiosi europei illustrò quei racconti escatologici mediopersiani che, come l'Artāk Virāz, ad alcuni parvero possibili precursori della ...
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mi‛rā´ǵ Viaggio miracoloso che, secondo le credenze dei musulmani, Maometto avrebbe compiuto nell’aldilà, sollevandosi [...] significa «scala, ascensione») da Gerusalemme (ve n’è già un accenno nel Corano XVII, 1). Le descrizioni popolari del m. sono tra i più interessanti testi escatologici musulmani. ...
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GERUSALEMME CELESTE Si definisce come G. celeste la visione che costituisce l'avvenimento conclusivo dell'Apocalisse di Giovanni (21,1-22,15); essa raccoglie la prospettiva ultima della storia della [...] suo Tempio, per il mondo cristiano la G. celeste rappresenta il compimento escatologico. In particolare la spiritualità medievale, a seguito delle Collationes del monaco Cassiano ...
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Topitsch ‹tòpič›, Ernst. - Filosofo e sociologo (Vienna [...] dipendenza dalla filosofia hegeliana, sarebbe impregnato di schemi gnostico-neoplatonici ed escatologici, essendovi per T., a fondamento delle dottrine hegeliane e marxiane dell ...
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tenebra. - Il vocabolo è presente quattro volte nel Convivio e otto nella Commedia (accanto a queste occorrenze si registrano quelle del termine latino, distribuite fra la Monarchia [cinque] [...] Quam in noctis tenebris malesanae mentis pedes oberrent; con maggiore vicinanza al senso escatologico delle Scritture: Mn III I 3 in brachio Illius qui nos de potestate tenebrarum ...
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Messianismo (XXII, p. 953)Messianismi e millenarismi Nell'Antico [...] come già avvenne in Occidente attraverso la Bibbia e la fondamentale valenza teleologica ed escatologica della storia che vi è descritta come finalizzata verso l'avvento del regno ...
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COSTANTINO il Grande Imperatore romano, nato a Naisso (od. Niš, in Serbia) nel 280, Flavio Valerio C. regnò dal 306 al 337. Nel 306 fu acclamato imperatore dall'esercito in Britannia, ma soltanto in [...] di mito in cui, rispetto alla reale vicenda storica, predominarono gli elementi simbolici ed escatologici. La vita di C. fu schematizzata e riassunta in poche immagini-chiave che l ...
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Ottóne di Frisinga. - Cronista e storico medievale (n. 1114 circa - m. abbazia di Morimond, Alta Marna, 1158), [...] dell'ultima età, la sesta. Tuttavia concreti interessi politici e intellettuali, oltre quelli escatologici, si fanno valere nell'opera. Con l'elezione del Barbarossa, la sua ...
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escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda ...
escatològico agg. [der. di escatologia] (pl. m. -ci). – Che riguarda i destini finali dell’uomo e dell’universo: dottrina escatologico; problemi escatologici. Iron. o scherz., problemi, programmi escatologico, ...