ebràico Lingua semitica appartenente al gruppo nord-occidentale, parlata anticamente in Palestina dal popolo ebreo. L'e. è affine al fenicio e al moabitico: anche l'alfabeto è di tipo fenicio, mentre la cd. scrittura 'quadrata' è molto più tarda. Nell'età postbiblica (dal 2° sec. a.C.), l'e. decadde ...
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ebraico. - Lingua del gruppo semitico. Nella Bibbia è chiamata " lingua di Canaan " (Is. 19, 18) oppure " lingua giudaica " (Il Reg. 18, 26), ma già nel Nuovo Testamento (Ioann. 19 [...] Sem " (nota a I VII 8). Infine l'accenno al fatto che la dispersione del popolo ebraico, dopo la distruzione di Gerusalemme voluta dalla vindice giustizia divina (cfr. Pg XXI 82-84 ... ...
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Nel gennaio del 1942 “la soluzione finale” fu pianificata dai gerarchi nazisti nella famigerata Conferenza di Wannsee un anno dopo, nel 1943, la popolazione ebraica del Ghetto di Varsavia si ribellò alla deportazione di 8.000 persone destinate ai cam ...
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LUZZATTO, Samuel David (acronimo ebraico ShaDaL). - Nacque a Trieste il 22 ag. 1800 da Ezechia e Miriam Regina Lolli Cormons. Figlio di un modesto artigiano (il [...] risoluzione imperiale del 1820 - che la lingua del culto per gli ebrei doveva essere l'ebraico: "E qui è da osservare che all'epoca in cui questo formulario [(] venne istituito, l ... ...
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Israele (ebr. Yiśrā’ēl) Nome nazionale dell’insieme di tribù costituenti [...] score="-0.01" df="None" uri="/enciclopedia/il-popolo/">il popolo ebraico. La tradizione biblica lega questa denominazione al patriarca Giacobbe, il quale, a seguito della lotta ...
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Gerusalemme (ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele [...] 1). In base al piano di spartizione della Palestina fra uno Stato arabo e uno ebraico, approvato (1947) dall’Assemblea generale dell’ONU, la zona di G. (comprendente anche Betlemme ...
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CAINO (ebraico Qayin; Vulgata Cain). - Il figlio primogenito di Adamo ed Eva, secondo la Bibbia. Il racconto della Genesi (IV, 1-17) relativo a Caino è attribuito dai critici [...] significa "esilio"), e vi edificò una città che dal nome di suo figlio chiamò Eno (in ebraico "dedicazione"). I discendenti di C. sono elencati in Gen., IV, 17-24. A C. si accenna ... ...
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ABRAMO (ebraico 'Abhrām; latino Abraham; greco 'Αβραάμ; franc., ted. e ingl. Abraham). - Primo - e il più grande - dei patriarchi del popolo ebreo, da ebrei, cristiani e maomettani [...] ed Aran. Dei primi anni di A. non si dice altro. Adulto sposò Sarai (ebraico Ṡāray, nome poi mutato in ebraico Ṡārāh), che era sterile. Tare un giorno prese A. suo figlio, Lot suo ... ...
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BARUC (ebraico Bārūkh; i Settanta Βαρούχ; la Vulgata Baruch). - Compagno e segretario del profeta Geremia: a lui è anche attribuita la paternità di uno dei libri deuterocanonici [...] di Esdra, di cui sarebbe stato maestro. Il Libro di Baruc. - Manca nel canone ebraico della Scrittura, ma si trova nella versione greca dei Settanta fra Geremia e Lamentazioni, e ... ...
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DAVID o Davide (ebraico \ebraico\ oppure \ebraico\; i Settanta Δαν[ε]ίδ; e così pure il Nuovo Test. [ma il Text. Rec. Δαβιδ]). - Secondo re, dopo Saul, degli Ebrei [...] su Saul e l'amico Gionata un'elegia che rimane uno dei più insigni monumenti dell'antica letteratura ebraica (II Sam. [Re], I, 19-27); subito dopo egli si recò in Hebron, uno dei ... ...
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ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto ...
ebraicista (o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.