coscienza Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie [...] la mediazione comportamentale di cui l’uomo si serve per esprimere i propri contenuti di coscienza. Si parla così di una c. vigilante in contrapposizione a una c. onirica e si ... ...
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coscienza (conscienza). - Il termine appare nell'opera di D. una prima volta in Cv I II 7 che non li incontra sanza maliziata conscienza; si tratta dell'uomo che è indotto a lodare [...] 8 e 9, e nelle occorrenze della Commedia: If XI 52 la frode, ond'ogne coscïenza è morsa; XV 92 pur che mia coscïenza non mi garra; XIX 119, XXVIII 115, Pg III 8, XIII 89, XIX 132 ... ...
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Neuroscienze. Coscienza La coscienza si può definire in modo intuitivo come ciò che scompare quando dormiamo un sonno senza sogni, oppure quando siamo sottoposti a un'anestesia [...] l'universo intero. Il medico crotonese Alcmenone riconobbe già nel VI sec. a.C. che la coscienza è prodotta dal cervello, ma come esso generi l'esperienza soggettiva del mondo e di ... ...
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crepuscolare, coscienza Stato di coscienza modicamente offuscata, detta più frequentemente stupor (o stato stuporoso). La sua patogenesi è legata ad alterazioni metaboliche, tossiche, farmacologiche, vascolari, psicotiche. Episodi ricorrenti di c. sono causati molto frequentemente da sovradosaggio ...
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coscienza infelice Figura della dialettica dell’autocoscienza nella Fenomenologia dello spirito di Hegel, che ha come riferimento storico la religione giudaica e quella cristiana. [...] qualcosa che «nel raggiungimento sfugge o piuttosto è già sfuggito». Il rapporto della coscienza con l’immutabile, con il trascendente, è quindi un rapporto infelice, che nasconde ... ...
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Classe, coscienza di sommario: 1. Introduzione. 2. La coscienza di classe borghese. 3. L'impossibilità di una coscienza di classe piccolo-borghese. 4. La coscienza di classe [...] svegliando per la prima volta come per mezzo di una scossa elettrica il sentimento e la coscienza di classe in milioni e milioni di lavoratori" (v. Luxemburg, 1906; tr. it., p. 315 ... ...
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obiezione di coscienza Rifiuto di sottostare a una norma dell’ordinamento giuridico, ritenuta ingiusta, perché in contrasto inconciliabile con un’altra legge fondamentale [...] , laddove il paziente richieda al medico il compimento di azioni che contrastino con la sua coscienza, questi ha il diritto -dovere di trasferire il paziente a un altro medico per ... ...
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Consiglio di coscienza (fr. Conseil de conscience) Consiglio speciale francese istituito nel 17° sec. per assistere il re nella direzione degli affari religiosi e nella distribuzione dei benefici ecclesiastici. Funzionò ininterrottamente dal 1661, trasformandosi in monopolio dell’arcivescovo di ...
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autocoscienza filosofia La coscienza che l’io ha di sé stesso. Il termine ha trovato la più [...] larga utilizzazione nel linguaggio idealistico, a partire da Kant in cui l’a. è la coscienza che ha di sé l’io puro quale condizione trascendentale del conoscere. Una posizione di ... ...
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e autocoscienza Il termine coscienza indica uno stato soggettivo di consapevolezza sulle sensazioni psicologiche (pensieri, sentimenti, emozioni) e fisico-sensoriali riferite [...] di un’altra persona e di provare ciò che questa sta provando (teoria della mente). La coscienza come funzione psichica Adam Z. Zeman, tra le dodici categorie di significati da lui ... ...
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cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso...
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali: medico, impiegato,...