babilonési Con questo nome si indicano le popolazioni di stirpe semitica che, sostituitesi ai sumeri, si stanziarono nelle [...] , diedero vita a potenti dominazioni e ad alte forme di cultura. Fondatore del primo Impero babilonese fu il principe Sumuabum (inizi 2° millennio a.C.), ma colui che gli diede più ... ...
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Assiria (gr. ᾿Ασσυρία) Regione storica nella Mesopotamia, comprendente l’alta valle del Tigri, [...] di Marduk c’è Ashshū´r, e anche trascrizioni di testi già noti nella versione babilonese, che quindi non è escluso provengano da un comune originale sumerico. Lo stesso può dirsi ...
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ABACO. - 1. Architettura (fr. abaque; sp. ábaco; ted. Kapitellplatte; ingl. abacus). - Parte superiore, ordinariamente a pianta quadrata, del capitello. Talvolta è anche [...] e dei loro diversi sistemi di numerazione. L'abaco era noto ai Cinesi e ai Babilonesi. È quindi erroneo quanto lo pseudo-Boezio afferma nella sua Geometria, cioè che l'invenzione ...
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BABILONIA E ASSIRIA. - Nella storia politica e della civiltà dell'Asia anteriore antica nessuna nazione ha lasciato orma sì profonda e durevole come quella tracciata dai [...] a Babele. Il re stesso prendeva per mano la statua del dio. Per i loro sacrifizî i Babilonesi facevano uso di altari in forma di bassi tavoli, fatti di legno e anche di canna e ...
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Amurru, regno di Per i babilonesi A. è l’Occidente in genere, ma nei secc. 14°-13° a.C. ebbe questo nome un regno in Siria settentrionale, nella zona montana tra la costa e la valle dell’Oronte. Fondato da Abdi-Ashirta (ca. 1360), capo tribale con velleità di resistenza antiegiziana, fu consolidato ...
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Rispetto all'insieme dei nomi di popolo (Babilonesi, Egizi, Romani, ecc.), Assiri individua un'unità specifica: si tratta perciò di un nome proprio. Il sostantivo assiro 'chi fa parte del popolo degli Assiri' è invece un nome comune, poiché si riferi ...
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Lamashtu Dea della febbre, molto temuta da Babilonesi e Assiri. Nei testi cuneiformi appare come nome comune di una collettività di demoni femminili, ma generalmente si presenta con un alto grado di personificazione, identificata talora con Ishtar, della quale però è detta altre volte cliente; è ...
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lecanomanzia Metodo di divinazione (gr. μαντεία), praticato dai Babilonesi e dagli antichi Greci con un bacino (gr. λεκάνη) di metallo in cui si versavano e si agitavano liquidi diversi, per lo più acqua e olio, per trarre dalla varietà dei loro movimenti e incontri indicazioni per il futuro. ...
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Utu Dio sumerico, divinità del Sole presso Sumeri, Babilonesi e Assiri; questi ultimi gli diedero il nome semitico di Shamash , mantenendo però molto frequentemente nella loro scrittura cuneiforme l’antico ideogramma sumerico di U., che rappresenta il disco solare tra due cime di montagne. U. era ...
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Utukku Denominazione babilonese di una specie di demoni sumeri, babilonesi e assiri, e dei demoni in genere; gli U. erano detti progenie di Anu, Enlil ed Ereshkigal , creature dell’arallū e della terra; abitavano nel deserto, e se ne conoscevano 7 specie. ...
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babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia: i giardini...
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.