Teodòro di Mopsuestia. - Scrittore [...] biblica secondo i principî della Scuola antiochena, polemizzando contro l'allegorismo alessandrino. Nei riguardi della questione cristologica negò la legittimità dell'epiteto ...
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Siriano (gr. Συριανός, lat. Syrianus). - Filosofo neoplatonico greco (sec. 5º d. C.); scolaro di [...] . Continuò l'opera del maestro aprendo la sua concezione all'influsso dell'allegorismo e della teosofia orientale e utilizzando la teologia orfica e caldaica. Dalle moltissime ...
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ISAIA da Trani. - Talmudista e commentatore della Bibbia, detto il Giovane per distinguerlo dall'omonimo eminente talmudista suo nonno (morto circa nel 1250), a [...] . Dei suoi commenti biblici, ove predomina uno spirito chiaro e razionale, esente da ogni allegorismo, sono da ricordare quelli ai libri di Giosuè, Giudici, Re e Giobbe, nonché ai ...
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fabuloso. - " Intessuto di favole ", " non vero ": latinismo presente solo in Vn II 10 E però che soprastare a le passioni e atti di tanta gioventudine pare alcuno parlare fabuloso, mi [...] che solamente un fabuloso parlare " (Vita di D., § 9). Secondo il Tateo (Sulla genesi dell'allegorismo dantesco, in Studi storici in onore di G. Pepe, Bari 1970, nota 21), f. è ...
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scrittura (escrittura). - Usato con una certa frequenza anche nella Commedia, ricorre soprattutto nel Convivio. Il senso proprio di " espressione linguistica scritta ", " veste linguistica [...] poeti; ma però che mia intenzione è qui lo modo de li poeti seguitare, prendo lo senso allegorico secondo che per li poeti è usato (Cv II I 4). Qui, è bene notarlo, siamo intorno ...
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tipico, senso Nell’esegesi biblica, quello che si ha quando una persona o cosa del Vecchio Testamento è presa a significare una verità del Nuovo Testamento; [...] principio enunciato da s. Paolo, l’esegesi cristiana, soprattutto quella più incline all’allegorismo, ha fatto valere più volte il senso t. per interpretare il Vecchio Testamento ...
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Cantico dei Cantici. - Libro dell'Antico Testamento, altamente poetico, che descrive gli amori di una giovane con un uomo, almeno in apparenza re di Israele (Cant. 1, 3). Gli antichi [...] l'assenza di ogni riferimento al C. nei brani danteschi che trattano del senso allegorico di un testo. Il silenzio è giustificato dalla teoria degli antichi. Costoro consideravano ...
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Clemènte Alessandrino. - Tito [...] dell'età ellenistica) nella elaborazione di una "gnosi cristiana", e insieme l'allegorismo nell'interpretazione del testo sacro, un'esigenza quest'ultima tutta in funzione della ...
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fenice mitologia Uccello sacro e favoloso degli Egiziani, di cui parlano poeti, scrittori e astrologi. [...] f., la f. figlio ne portava la spoglia a Eliopoli chiusa in un uovo di mirra. Nell’allegorismo cristiano la f. fu accolta come simbolo del Cristo. araldica La f. si pone di profilo ...
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Austin, Herbert Douglas. - Studioso americano (1876-1960), professore a Princeton, ad Amherst, alla Johns Hopkins, all'università del Michigan e alla Southern California. [...] stile, di influenze e di storia, o collegate con aspetti e polivalenze dell'allegorismo e del simbolismo nella Commedia. Nell'ambito del dantismo nordamericano, che all'inizio del ...
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allegorismo s. m. [der. di allegoria]. – 1. Uso sovrabbondante o eccessivo dell’allegoria nella creazione letteraria. 2. Tendenza all’interpretazione allegorica nella lettura e nel commento di determinati ...
allegorìa s. f. [dal lat. tardo allegorĭa, gr. ἀλληγορία, comp. di ἄλλος «altro» e tema di ἀγορεύω «parlare»]. – 1. Figura retorica, per la quale si affida a una scrittura (o in genere a un contesto, anche ...