TACITO

Enciclopedia dell' Arte Antica (1966)

TACITO (M. Claudius Tacitus)

G. Panvini Rosati

Imperatore romano. Eletto dal Senato, di cui era princeps, verso la fine del 275, dopo la morte di Aureliano, all'età di 75 anni.

L'anno dopo, durante una spedizione in Asia Minore, morì a Tiana in Cappadocia, ucciso forse da una congiura. Malalas (xii, p. 301) dice che era magro, calvo e di capelli corti. Le monete ci mostrano un viso grasso, dal naso piccolo, capelli mancanti sulle tempie e una caratteristica barba che si riattacca ai capelli, ricopre le guance e parte del collo. In seguito la testa perde quella certa angolosità, che conservava nelle prime emissioni, e la linea della fronte diventa più arrotondata.

È forse da riportare a T. un ritratto della Collezione Jacobsen a Copenaghen, che presenta la caratteristica barba riprodotta sulle monete.

Bibl.: Groag, in Pauly-Wissowa, III, 1899, c. 2872 ss., s. v. Claudius, n. 361; Prosopographia Imperii Romani2, II, n. 1036; A. Calderini, I Severi. La crisi dell'Impero nel III sec., Berlino-Lipsia 1936, p. 212 ss.; J. J. Bernoulli, Röm. Ik., II, 3, p. 187; Brunn-Arndt, Gr. und Röm. Porträts, Monaco 1891, n. 51-52; C. Jacobsen, Ny Carlsberg Glyptotek, Copenaghen 1907, n. 769, tav. LXV; R. Delbrück, Die Münzbildnisse von Maximinus bis Carinus, Berlino 1944, p. 161 ss. Monete: H. Cohen, Mon. Emp., VI, p. 219 ss.; Mattingly-Sydenham, The Roman Imperial Coinage, V, Londra 1933, I, p. 319 ss.

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