SYR-DARJA

Enciclopedia Italiana (1937)

SYR-DARJA (A. T., 103-104)

Giorgio Pullè

Fiume dell'Asia centrale russa, noto agli antichi come Iaxartes, detto dagli Arabi Šaš o Sihun, immissario del Lago d'Aral. Le sue sorgenti, che si trovano lungo le pendici meridionali del Terskei Ala-tau, poco a sud del Lago Issyk-kul, formano diversi corsi d'acqua, il principale dei quali è il Naryn. Dopo la confluenza con il Barskaun, il Naryn continua in direzione di ovest-sud-ovest in una sterile valle longitudinale, che si apre fra il Terskei Ala-tau e le colline che fiancheggiano il Kokšal-tau; quindi, superate diverse strette gole, dopo la confluenza del Grande e del Piccolo Naryn, entra in una larga vallata, dove la larghezza del fiume è di oltre 400 metri e la sua profondità non mai inferiore a un metro; ad aumentarne la portata intervengono ora due affluenti, l'At-baš e l'Alabuga o Arpa, l'uno e l'altro a carattere torrentizio. Poco più a valle della confluenza con l'Arpa, il Naryn si apre la via attraverso tre allineamenti montuosi, i quali separano l'una dall'altra le due vallate di Kurtka e della Fergana. Precisamente, entrando in questa grande vallata il Naryn, dopo aver ricevuto il Kara-darja o Fiume Nero, potente corso d'acqua che scende dal versante settentrionale dell'Alai, assume nei pressi della città di Namangan il nome di Syr-darja. Attraversata tutta la fertile conca della Fergana e superata una nuova gola, il Syr-darja entra nella depressione aralo-caspica, scorrendo per oltre 1300 km. in direzione di nord-ovest e di nord prima di raggiungere l'Aral, e lambendo una serie di piccoli sollevamenti montuosi, i quali fiancheggiano da nord-ovest la catena del Čotkal. In questo tratto un nuovo gruppo di affluenti, l'Angren, il Čirčik e il Kelis raggiungono il corso principale, aumentandone la portata; essi hanno però tutti carattere alpino e percorrono vallate longitudinali.

Un tempo il Syr-darja riceveva due importanti affluenti, il Ču e il Sary-su. Il primo ha le sorgenti nel sistema montuoso dei Tian-scian, poco a sud-ovest dell'Issyk-kul, verso il quale sembra dirigersi a tutta prima, mentre poi devia improvvisamente verso nord-ovest e precipitando entro la stretta gola di Buam esce alla fine al dilà della catena del Kunghei Ala-tau. Dopo aver ricevuto un affluente importante, il Kebin, il Ču continua in direzione di Frunse, già detta Pišpek; poscia, descritta una ampia curva verso nord, contornando le sabbie del Muyun-kum, prende la direzione di ovest, direzione ch'esso mantiene fino al suo esaurimento nelle sabbie. Una parte soltanto delle sue acque raggiunge un gruppo di piccoli laghi, noti con il nome generico di Saumal-kul, a meno di 100 chilometri dal corso principale. Il Ču, la cui lunghezza si può calcolare in un migliaio circa di chilometri, riceve nel primo tratto un certo numero di affluenti, alimentati dalle nevi e dai piccoli ghiacciai, che si formano sulla catena dei Monti Alessandro, ma poi la maggior parte di essi si perde nelle sabbie. Tale è il caso del Talas, altro antico affluente del Ču, lungo oltre 250 chilometri, il quale termina in un piccolo lago salato, il Kara-kul, dopo aver irrigato le coltivazioni, che circondano la città di Aulie-ata. Non diversamente si comporta il Sary-su, lungo circa 900 chilometri, il quale, dopo aver attraversato la parte occidentale della Steppa della Fame o Bekpak-dala, si esaurisce anch'esso in un gruppo di laghi, situati a breve distanza dal Saumal-kul. Non pochi corsi d'acqua, che scendono dal Kara-tau, sono diretti al Syr-darja, ma pochi giungono ad esso e soltanto due, l'Arys e il Bugun, meritano di essere ricordati; nessun affluente raggiunge il Syr-darja da sinistra nel suo ultimo tratto, che, dopo aver mantenuto per un certo tempo la direzione di nord, volge di nuovo, lungo una distanza di circa 230 km., a nord-ovest, lambendo continuamente il margine dei depositi di löss.

All'altezza dell'antico forte Perovskj, detto ora Kyzyl-Orda o Ak-Mečet, il letto del Syr-darja è largo da 3 a 5 chilometri circa e profondo da poco meno di 1 metro a 1 metro e 50 cm.; la portata sarebbe di circa 100.000 metri cubi al secondo; la velocità da 4 a 8 chilometri all'ora. All'epoca dello scioglimento delle nevi, le acque del fiume straripano, allargandosi per uno spazio di almeno 30 km. su ambedue le rive. Queste inondazioni servono a evitare, in parte, l'invasione completa del fiume per opera delle sabbie del Kyzyl-kum, sospinte di continuo dal vento. Le sponde del corso inferiore sono poi durante l'estate rese inabitabili dalla presenza delle zanzare. Libero dai ghiacci durante tutto l'anno a Chodžent, è congelato da 3 a 4 mesi lungo il corso inferiore. Oltre Kyzyl-Orda il Syr-darja attraversa una depressione paludosa, dividendosi in due rami, uno dei quali si esaurisce quasi per intero fra paludi e stagni e soltanto con un braccio si collega all'altro, che è navigabile, ma con grande difficoltà per le molte sinuosità, per la violenza della corrente e per la scarsezza dell'acqua. A valle di Kazalinsk la navigabilità del fiume è migliore, meno che per gli ultimi 15 km. circa, là dove il fiume si divide in tre rami, le cui bocche sono ostruite da una barra, che lascia un fondale inferiore al metro.

Il delta del Syr-darja s'inizia all'altezza di Kyzyl-Orda, punto nel quale si stacca, dirigendosi verso SO., un ramo noto con il nome di Jany-darja, o "Fiume Nuovo", che un tempo raggiungeva il Lago d'Aral non molto lontano dalle foci dell'Amu-darja.

Durante il sec. XVI le acque del Syr-darja giungevano a mezzo dello Jany-darja, ai Laghi Daukara, sempre poco lontano dalle foci dell'Amu-darja, ma poi, avendo gli abitanti di Kokand costruito uno sbarramento all'altezza di Perovsk, lo Jany-darja rimase privo di acque. Rimosso, dopo il 1820 tale sbarramento, le acque del Syr-darja tornarono ad affluire lungo un tratto dello Jany-darja, senza però raggiungere il Lago d'Aral. Per quanto la questione della congiunzione del Syr-darja all'Amu-darja possa essere dibattuta, è certo che la serie di antichi letti fluviali, che si partono dal Syr-darja e attraversano il Kyzyl-kum, indica come il Syr-darja abbia sempre avuto la tendenza a inviare le sue acque in direzione di sud fino all'Amu-darja. Così il delta odierno non sarebbe che un residuo del grande delta che doveva estendersi fra il piede meridionale del Kara-tau e quello settentrionale del Nura-tau. I mutamenti del corso inferiore del Syr-darja e specialmente dello Jany-darja sono strettamente collegati alle oscillazioni climatiche verificatesi nell'Asia centrale durante la stessa epoca storica. Al presente il delta del Syr-darja tende ad accrescersi di continuo e dagl'inizi del sec. XX avrebbe progredito al punto che alcune capanne di pescatori, un tempo situate sulle rive del Lago d'Aral si trovano ora a una distanza di 5 km. da esso.

Il Syr-darja, lungo circa 2800 km., ha, nella parte superiore del suo corso, una certa importanza per la irrigazione di cui si valgono i nomadi Kirghisi per migliorare i pascoli; al Syr-darja e ai suoi affluenti si deve poi gran parte della fertilità della conca della Fergana e la prosperità delle molte città sorte in essa. Dopoché il Syr-darja è entrato nella pianura, le sue acque e quelle dei suoi afluenti assicurano l'esistenza delle opere agricole, che però rimangono localizzate sulla sponda destra, essendo la sinistra invasa dalle sabbie e battuta dal vento caldo del deserto, il quale esaurisce ogni riserva idrica. Così si vede come nell'alta vallata del suo affluente, l'Arys, i Kirghisi utilizzino i pascoli per l'allevamento delle pecore e dei bovini, mentre più a valle è facile esercitare l'agricoltura. Altrettanto avviene per il Ču, il Talas e il Sary-su, nei quali però la riduzione di portata è dovuta oltre che alla forte evaporazione anche alla continua sottrazione di acqua per opere irrigatorie. Assai minore è il valore del Syr-darja come via navigabile, per quanto nei primi tempi della conquista russa, dal 1853 al 1878, abbia servito al trasporto di truppe, viaggiatori e merci, e sia esistita una "flottiglia del Syr-darja". Tale sistema di trasporto venne abbandonato dopo l'apertura della strada da Oremburgo a Taškent, e più ancora dopo la costruzione della ferrovia.