Fehn 〈féen〉, Sverre. - Architetto norvegese (Kongsberg 1924 - Oslo 2009), dal 1975 al 1995 prof. alla Scuola di architettura di Oslo. Innestando sulla poetica razionalista la tradizione scandinava, con particolare attenzione e cura nell'uso dei materiali, giunse a soluzioni di estremo gusto e raffinatezza. Tra le sue realizzazioni: museo dell'Artigianato di Lillehammer (1957); padiglione dei Paesi nordici della Biennale di Venezia (1962); scuola per sordomuti a Skådalen, Oslo (1974); Museo del folclore di Hamar (1969-80); Museo dei ghiacciai di Fjærland (1991); Centro Aukrust di Alvdal (1996); Centro Ivar Aasen a Ørsta (2000); Museo norvegese della fotografia a Horten (2001); Museo norvegese di architettura a Oslo (2007). Tra i premi conseguiti vi sono la Grande médaille d'or d'architecture (Parigi, 1993), la Heinrich-Tessenow-Medaille (Hannover, 1997), la Grosch Medal (Oslo, 2001) e il Pritzker Prize (Chicago, 1997), massimo riconoscimento internazionale per l'architettura.
‒ Architetto norvegese (Kongsberg 1924 - Oslo 2009). Si formò in quella che poi sarebbe divenuta la scuola di architettura di Oslo, dove si laureò nel 1949 e dove ha poi insegnato dal 1971 al 1995. Fra i rappresentanti più influenti e stimati del panorama scandinavo contemporaneo, Fehn, Sverre s’impose ...
Architetto norvegese, nato a Kongsberg il 14 agosto 1924. Laureato nel 1949 alla AHO (Arkitektur Høgskolen i Oslo, Scuola superiore di architettura di Oslo), è considerato uno dei principali esponenti dell'architettura norvegese.
Il suo linguaggio risente sia dell'influenza del suo maestro A. Korsmo, ...
svèrre v. tr., letter. – Variante poet. rara di svellere o svegliere, strappare: Con queste man mie stesse, io stessa pria Me li vo’ sverre [gli occhi], io, dalla fronte (Alfieri).