SUBICH conti di Bribir

Enciclopedia Italiana (1936)

SUBICH conti di Bribir

Giuseppe Praga

Famiglia che nel tardo Medioevo signoreggiò la Dalmazia continentale. Verso il 1220 compaiono quali piccoli feudatarî delle terre intorno alla media e bassa valle del Cherca, insediati nelle rocche di Bribir (l'antica Varvaria romana e la Breberio medievale) e di Ostrovizza. Di qui, ad opera del conte Gregorio (1200-1234), che si può considerare il primo artefice della loro potenza, rovesciarono nel 1222 il conte Domaldo di Cetina e si estesero rapidamente verso i territorî dei comuni di Sebenico, Traù e Spalato, che presero ad eleggerli a conti e protettori. Nella seconda metà del sec. XIII, approfittando del rilassamento dell'autorità regale e delle competizioni fra gli Arpad e gli Angiò, si resero a poco a poco quasi autonomi e conseguirono nel 1293 e 1295 la dignità di bani ereditarî della Croazia e della Dalmazia. Raggiunsero l'apogeo della potenza sotto il bano Mladino II (al potere dal 1301 al 1322) e il conte Giorgio II (al potere dal 1303 al 1328), che estesero la signoria a tutto il retroterra da Scrissa (Carlopago) ad Almissa e a un tratto della Bosnia. Volendo realizzare un'autonomia ancora più vasta, penetrare nella zona della Dalmazia veneziana e sopprimere le libertà dei comuni costieri italiani, cozzarono contro la resistenza e l'ostilità di re Caroberto d'Ungheria, della repubblica di Venezia e delle città di Sebenico, Traù e Spalato. Si accese una guerra in capo alla quale Mladino nell'estate del 1322 fu piegato. Nel giugno 1324 veniva vinto anche Giorgio e la signoria si spegneva. I discendenti di quest'ultimo, privi di ogni influenza politica, tennero il castello di Clissa estinguendosi nel 1456. Il 31 luglio 1347 Giorgio III, nipote di Mladino II, cedette a re Lodovico d'Ungheria il castello di Ostrovizza ottenendo in compenso il castello di Zryn nella Slavonia. Da questo tempo la famiglia si chiamò, dal nome del nuovo feudo, degli Zriny.

Bibl.: S. Zlatović, Bribirski nekrolog XIV. i XV. vieka (Un obituario di Bribir del sec. XIV e XV), in Starine, XXI, Zagabria 1889, p. 83 segg.; V. Brunelli, Mica Madio e la sua cronaca, in Scintille, IV, Zara 1890, n. 16, p. 122 segg.; n. 18, p. 139 segg.; L. v. Thallóczy, Bruchstücke aus der Geschichte der nordwestlichen Balkanländer, in Wissenschaftliche Mittheilungen aus Bosnien und der Hercegovina, III (1895), p. 298 esgg.; V. Klaić, Bribirski knezovi od plemena Subic do god. 1347 (I conti di Bribir della tribù dei Subich fino all'anno 1347), Zagabria 1897; G. Praga, Baiamonte Tiepolo dopo la congiura, in Atti e memorie della Società dalmata di storia patria, I (1926), p. 40 segg.; F. Banfi, L'origine della famiglia Zriny, in Archivio storico per la Dalmazia, IX (1934), fasc. 96, p. 607 segg.; fasc. 99, p. 129 segg.