STRATIMETRIA

Enciclopedia Italiana (1936)

STRATIMETRIA

Piero Leonardi

. La stratimetria è quel ramo della geologia applicata che si occupa di determinare la posizione degli strati nello spazio, sia alla superficie, sia all'interno della crosta terrestre; la profondità alla quale si possono incontrare tali strati, quando di essi siano noti alcuni elementi; il loro spessore, ecc.; e permette la risoluzione di svariati problemi d'indole pratica, nei riguardi di miniere, gallerie, perforazioni, ecc.

Col nome di strato s'intende una massa rocciosa sedimentaria molto estesa in superficie, ma avente spessore proporzionalmente assai esiguo. Essa è limitata da due superficie che presentano tra loro un certo parallelismo, e corrispondono all'inizio e alla fine del depositarsi dei materiali che hanno dato origine allo strato medesimo. Strato è adunque l'elemento costitutivo di una serie stratigrafica. Se si esamina lo strato per una piccola estensione, le suddette superficie (superficie limite dello strato) si possoro praticamente considerare come piani.

Nei problemi di geologia applicata è assai importante determinare l'esatta posizione di tali piani nello spazio. Gli elementi necessarî e sufficienti per conoscere l'univoca posizione nello spazio di una superficie limite di uno strato sono i seguenti:

1. La direzione dello strato, data dall'angolo, misurato sul piano orizzontale, che qualunque retta di livello dello strato fa con la direzione nord-sud.

2. L'inclinazione, cioè l'angolo di pendenza dello strato, che si trova misurando l'angolo fatto con un piano orizzontale da una retta tracciata sulla superficie limite dello strato perpendicolarmente alla direzione del medesimo.

3. L'immersione, ossia il punto dell'orizzonte verso cui lo strato è inclinato.

Per ottenere tali elementi, il geologo abitualmente ricorre alla bussola (per la direzione) e a un clinometro (per l'inclinazione), i quali si trovano riuniti nella bussola da geologo, costruita in modo da poter misurare anche le pendenze.

Bibl.: M. Canavari, Manuale di geologia tecnica, Pisa 1928; C. F. Parona, Trattato di geologia, Milano 1924; P. Principi, Trattato di geologia applicata, ivi 1924.