STIRIA

Enciclopedia Italiana (1936)

STIRIA (ted. Steiermark; A. T., 56-57)

Antonio Renato TONIOLO
Heinrich KRETSCHMAYR

Uno dei più estesi Paesi confederati della repubblica d'Austria. La sua superficie odierna (kmq. 16.386) è inferiore a quella della Stiria storica (kmq. 22.400), alla quale è stata sottratta, dopo la guerra mondiale parte degli antichi distretti meridionali di Marburgo (Maribor) e di Cilli, incorporati nella Iugoslavia.

La Stiria corrisponde all'antico ducato austriaco della Cisleitania, e dentro i suoi limiti odierni non ha una vera unità geografica, ma rappresenta piuttosto un insieme di regioni montuose e collinari, che gravitano attorno al corso medio del fiume Mur, la cui rete idrografica costituisce anche oggi il principale sistema delle comunicazioni interne delle Alpi Austriache, fra il Bacino di Vienna e quello di Klagenfurt per l'Italia, e fra l'Alta Austria e la Baviera per l'Ungheria.

Geograficamente si possono distinguere due regioni: l'Alta e la Bassa Stiria, con caratteri ben diversi.

L'Alta Stiria è orograficamente costituita dalle diramazioni più orientali delle Alpi, in due fasci di catene parallele di rocce cristallino-scistose, fra le vallate dell'Enns e della Mur; cioè i Bassi Tauri (Hoch Golling, m. 2863) e le Eisenerzer Alpen, le quali sono separate fra loro dallo Schober Pass (m. 849), fra i due corridoi longitudinali dell'Enns superiore e Gesäuse e quelli della Mur e della Mürz; mentre fra questa e il bacino di Graz si elevano la Glein Alpe (Speik Kogl, m. 1989) e la Fischbacher Alpe (Stiuhleck, m. 1783), divise dalla sezione trasversale della Mur. A nord della prima serie si appoggia la fascia calcareo-dolomitica delle Ennstaler Alpen (Hochtor, m. 2372) e del Hochschwab (m. 2278); a sud della seconda il massiccio devonico calcareo-scistoso di Graz (Schöckl, m. 1446).

L'Alta Stiria è una regione essenzialmente alpina, con temperature invernali di fondo valle assai rigide e miti temperature estive (Admont: gennaio −5°,6, luglio 16°,6; Leoben: gennaio −3°,7, luglio 17°,5) e con precipitazioni di fondo valle molto scarse - inferiori ai 1000 mm. annui nella valle dell'Enns e agli 800 mm. in quella della Mur (Leoben mm. 745) - con un massimo di piogge in primavera, una forte nevosità nel tardo autunno, e siccità invernale; mentre le catene divisorie hanno più di 1500 mm. di acqua annui.

Il regime dei fiumi stiriani (Enns, Mur, Mürz) risente sopra tutto delle precipitazioni e dello scioglimento delle nevi primaverili, avendo un massimo notevole fra l'aprile e il giugno.

L'Alta Stiria è una regione essenzialmente boscosa (dal 53 al 68% dell'area) soprattutto verso oriente, con abetine, delle quali il 75% è di proprietà privata, il 10,2% dello stato e il resto di altri enti, con una produzione annua di 1,1 milione di mc. di legname da costruzione e 912.000 mc. di legna da ardere. I pascoli rappresentano dal 16 al 27% dell'area con 48 bovini ogni 100 ab., mentre i campi costituiscono appena dal 12 al 15% sui fondo valle.

La Bassa Stiria invece è zona di modeste colline (Sausal, m. 670) costituite da marne e arenarie terziarie, che dal ripido versante delle zone montuose attorno a Graz degrada con forte dislivello verso la pianura pannonica, fra lo sprone cristallino della Koralpe (m. 2144) e del Possruck a occcidente e il corso del Lafnitz, che la separa dai colli del Burgenland, a oriente.

Il suo clima risente della continentalità della vicina regione pannonica, e ha inverni freddi ed estati relativamente calde (Graz, gennaio −2°2, luglio 19°,9), piogge scarse (Graz, media annua mm. 940), soprattutto estivo-autunnali, e forte siccità invernale.

L'esposizione meridiana della zona collinare, la difesa montuosa dalle influenze settentrionali, la permeabilità dei suoli, favoriscono qui l'estendersi delle zone coltivate e prative (sopra il 61% dell'area totale), con il 36% occupato da campi; il 19% è a pascoli, mentre i boschi sono ridotti al minimo e la vite (3%) compare sulle pendici del Possruck.

La Stiria è la regione più ricca di minerali della repubblica d'Austria, avendo nei terreni cristallino-scistosi delle valli della Mur, della Mürz e dell'Enns i maggiori giacimenti di ferro dell'Eisenerz, nonché minerali di zinco, di manganesite e di buona lignite; cosicché l'industria pesante austriaca è quasi tutta accentrata nella Stiria (Donawitz, Eisenerz, Hieflau).

Le piccole industrie locali erano una volta assai fiorenti; oggi vi sono le modeste fabbriche di minuterie, che vanno però riducendosi, mentre le industrie metallurgiche e le fabbriche di macchinarî, locomotive, automobili, biciclette, che impiegano 28.000 operai, si addensano nella valle trasversale della Mur, fra Frohnleiten e Graz. Seguono le fabbriche di pasta di legno e le cartiere, che si accentrano soprattutto a Knittenfeld, a Leoben e a Graz; quindi le industrie tessili, specie a Mürzzuschlag e a Graz: tutte alimentate dalle numerose centrali idroelettriche dell'Alta Stiria, con 81.000 HP di forza.

La popolazione della Stiria, che prima della guerra mondiale (1910) raggiungeva 1.444.000 ab., e dopo la perdita dei territori meridionali contava, nel 1934, 1.015.106 ab., è tutta tedesca, con un incremento del 2,2% e una densità di 62 ab. per kmq. Essa è però diversamente distribuita. Nell'Alta Stiria la popolazione, prevalentemente dedita alla pastorizia, alla silvicultura e all'industria mineraria, si addensa sul fondo delle grandi valli longitudinali, dove la densità raggiunge 110 ab. per kmq.; mentre nella zona collinosa della Bassa Stiria (135 ab. per kmq.) essa è soprattutto agricola, e vive in case sparse o in piccoli villaggi.

Rispetto alla viabilità, la Stiria, ad onta del suo territorio montuoso, essendo nel cuore dell'Austria, è relativamente ricca di strade ordinarie (km. 3730; km. 22,8 ogni 100 kmq. e km. 3,8 ogni 100 ab.). Essa ebbe, nel 1854, la prima ferrovia austriaca, quella del Semmering, prolungata nel 1857 per Graz; oggi le ferrovie, entro il territorio stiriano, assommano a km. 1046 (km. 6,5 per kmq. e 1,1 ogni 1000 ab.); sono importanti soprattutto le linee Vienna-Leoben-Villacco per l'Italia e Vienna-Leoben-Selzthal-Bischofshofen-Innsbruck-Arlberg per la Svizzera.

Amministrativamente la Stiria conta 1 distretto politico cittadino, Graz, capoluogo della provincia con 152.841 ab., allo sbocco della valle della Mur dalla zona alpina in quella subalpina, 15 distretti rurali, 42 giudiziarî, 45 decanati, 115 comuni, 2056 centri abitati, 61 borgate e 20 città. Fra queste nell'Alta Stiria Bruck e Leohen superano 10.000 ab.; Knittenfeld e Eisenerz possono essere ricordati come centri minerarî, Selzthal come centro ferroviario; nella Bassa Stiria, oltre Graz, Eggenberg, Gleisdorf, Fürstenfeld, Radkersburg, Leibnitz, Voitsberg, Koflach, mercati agricoli.

V. tavv. CXIII e CXIV.

Bibl.: G. A. Lucas, Kärnten und Steiermark, in Geogr. Zeit., Lipsia 1921; R. Sieger, Das geographische Bild der Steiermark, in Mitt. Ges. f. Erdkunde, Lipsia 1922; R. Krebs, Die Otalpen und das heutige Österreich, 2ª ed., Stoccarda 1928.

Storia. - La più antica popolazione di cui si abbia notizia, presumibilmente illirica, fu cacciata dal sec. III a. C. in poi da invasori celtici; i Romani assegnarono l'alta Stiria occidentale alla provincia del Norico; il resto del territorio alla Pannonia; col sec. IV si iniziò la cristianizzazione; verso la fine del sec. VI cominciarono a penetrare nel paese gruppi di Slavi alleati e tributarî degli Avari; alla fine del sec. VIII cominciarono la colonizzazione tedesca e una parziale germanizzazione degli Slavi, mentre il paese passava dapprima sotto l'alta sovranità dei duchi dei Bavari e poi dei re e imperatori carolingi. Fino alla sua elevazione a ducato nel 1180, questo paese compare associato al ducato storico di Carinzia, che si estendeva molto al dilà del territorio oggi così chiamato, ed era diviso in sette contee: Ennstal, Murtal superiore, Mürztal, Draufeld (Marburg), Leoben, poi la marca carinziana (della Stiria di mezzo) e infine la marca di Cilli, che fino al 1311 era unita alla marca vendica della Carniola. Nei secoli XI e XII le prime sei contee - insieme con la contea di Wels (Austria Superiore) e al quarto meridionale del territorio chiamato più tardi Viertel unter dem Wienerwald - compaiono riunite sotto la dinastia degli Ottocari in un tutto unitario, che dal castello di Steyr ebbe il nome di Steyermark (Stiria).

Il quarto Ottocaro, creato duca nel 1180, legò nel 1186 col trattato di Georgenberg presso Enns il paese ai Babenberg austriaci, che ne entrarono in possesso nel 1192 e con questo accrescimento di potenza si posero tra le più forti famiglie principesche dell'impero. Nel 1246 si spense la dinastia dei Babenberg. In seguito al trattato concluso il 3 aprile 1254 a Ofen tra re Ottocaro II Přemysl di Boemia e re Béla IV d'Ungheria, la Stiria - dalla quale si erano nello stesso tempo staccate la contea di Wels e il quarto meridionale del Wienerwald (territorio di Wiener Neustadt, Pitten e Gutenstein) - fu occupata fino al 1260 dal re ungherese, fino al 1276 da re Ottocaro e, dopo la sua sconfitta a opera del re tedesco Rodolfo d'Asburgo, da quest'ultimo. Nel 1282, essa fu conferita, insieme con gli altri paesi austriaci, come feudo dell'impero ai figli di Rodolfo e quindi alla sua casa, dalla quale ripetutamente si staccarono linee collaterali stiriane - così dal 1378 al 1386 sotto il duca Leopoldo III, dal 1411 al 1457 sotto i duchi Ernesto e Federico V (in seguito imperatore Federico III) e sotto gli arciduchi Carlo e Ferdinando (in seguito imperatore Ferdinando II) dal 1564 al 1619 - che tennero con maggiore o minore autonomia il governo del paese, accresciuto nel 1465 col territorio dei conti di Cilli e col territorio di Murau nell'alta valle della Mur.

I ministeriales del duca, politicamente ed economicamente forti, che dalla fine del sec. XIV avevano il loro posto, accanto alla nobiltà, ai prelati e alle città, nell'assemblea degli stati regionali, agirono a favore d'una coscienza politica unitaria del paese, e in tal senso agì dal sec.. XVI anche la quasi ininterrotta lotta di confine contro i Turchi, a causa della quale la Stiria fu designata "siepe" dell'impero. Nel sec. XVI la Riforma fa aderire quasi completamente i nobili e la borghesia delle città e dei mercati al protestantesimo, e nobiltà, città e mercati ottengono nel 1578 con la cosiddetta "pacificazione" di Bruck ampie libertà religiose. Ma due anni dopo si iniziò e nel 1590 si fece aspra la Controriforma degli arciduchi Carlo e Ferdinando, che entro una generazione ricondusse la maggior parte della borghesia e della nobiltà alla religione cattolica.

Nel sec. XIX, per interessamento dell'arciduca Giovanni, fratello dell'imperatore Francesco e più tardi vicario dell'impero tedesco, il capoluogo Graz divenne un centro intellettuale per tutta l'Austria. Verso la fine del sec. XIX cominciò a trovare una forte risonanza in Stiria il movimento tedesco-nazionale. Poi la direzione politica passò prevalentemente ai gruppi conservatori, accanto ai quali rivela uno speciale carattere dal 1924, il movimento della Heimwehr (Heimatschutz), dal quale partì il 13 settembre 1931 un tentativo di putsch e che, postosi in aperta opposizione con la direzione centrale della Heimwehr, fu sciolto nel 1933. Dopo la fine della guerra mondiale il paese, ridotto nella sua estensione, ricevette, come le altre regioni austriache, dalla costituzione del febbraio 1920 la sua posizione di provincia federale (Bundesland) nello stato federale d'Austria, con governo provinciale e assemblea provinciale a Graz.

Bibl.: K. Schmutz, Histor.-topogr. Lexikon von S., Graz 1822, I, p. 23; R. H. Bartsch, Steier. Landschaft, Vienna 1914; A. Schlossar, Literatur d. Steiermark, 2ª ed., Graz 1914; A. v. Muchar, Geschichte des Herzogtums S., ivi 1844-67; H. Pirchegger, Geschichte der S., ivi 1920-34.