Stereofotogrammetria

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stereofotogrammetria In topografia, metodo di rilevamento planimetrico e altimetrico fondato sull’impiego di opportune coppie di fotogrammi relativi a una stessa zona del terreno da rilevare (stereofotogrammi o stereogrammi; ➔ fotogrammetria).

Si chiama stereomicrometro l’apparecchio per la restituzione stereofotogrammetrica speditiva, ideato da K. Pulfrich (1901) e costruito dalla ditta Zeiss; le immagini della medesima zona di terreno, ripresa secondo due visuali distinte, sono esplorate da due indici dai cui movimenti si ricavano, mediante giochi di viti micrometriche e meccanismi vari, distanze e quote relative dei diversi punti del terreno. Lo stereomicrometro è ora soltanto di interesse storico quale prototipo dello stereocomparatore, che ricalca lo schema di funzionamento dello stereomicrometro, da cui differisce per l’eliminazione delle due punte aventi funzione di indici, sostituite da due marche di riferimento poste negli oculari dello stereoscopio. Sul principio dello stereomicrometro si basa anche lo stereografometro, strumento per la restituzione fotogrammetrica speditiva: un pantografo spaziale, che permette una variazione di scala tra la fotografia e il disegno, trasmette alla punta scrivente gli spostamenti del sistema ottico di osservazione; il tracciato delle linee planimetriche viene costruito a partire dalle curve di livello.

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