Sassétta, Stefano di Giovanni detto il

Enciclopedia on line

Pittore (n. forse Cortona 1400 circa - m. Siena 1450). Fu precocemente attento alle problematiche spaziali e naturalistiche dibattute a Firenze, interpretandole liricamente nell'uso della luce, dei colori e della linea, proprio della tradizione pittorica senese. La sua prima opera importante è il Polittico dell'Arte della Lana (1423-25), il cui complesso programma iconografico, che presentava nella tavola centrale un ostensorio sostenuto da angeli, doveva fare riferimento, oltre che al giorno festivo dell'arte (Corpus Domini), ai dibattiti teologici del Concilio che, dopo Costanza e Pavia, ebbe come sede Siena (1423-24): smembrato nel sec. 18º, del polittico rimangono bellissimi frammenti (Padri della Chiesa, Ultima cena e S. Antonio battuto dai diavoli, Siena, Pinacoteca; Visione di s. Tommaso d'Aquino, Pinacoteca Vaticana; Rogo del prete Hus, Melbourne, Nat. gall. of Victoria, ecc.). Dello stesso livello sono il polittico della Madonna della Neve per il duomo di Siena (1430-32, già coll. Contini Bonacossi, ora Firenze, Uffizi, in deposito a palazzo Pitti) e quello per la chiesa di S. Francesco di Borgo San Sepolcro (1437-44, frammenti con storie di s. Francesco, Londra, Nat. Gall., e Chantilly, Musée Condé).

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata

CATEGORIE
TAG

Ostensorio

Firenze

Pavia