Barbareschi, Stati Stati musulmani vassalli dell’Impero ottomano, stabilitisi nei sec. 16°-19° nei paesi berberi (Barberia: Tripolitania, Tunisia, Algeria e Marocco) e la cui principale attività era la guerra di corsa. Si impiantarono ad Algeri e Tunisi, ‘reggenze’ nominalmente dipendenti da Costantinopoli a capo delle quali furono dapprima dei pascià turchi, poi (con il titolo di Bey a Tunisi e di Dey ad Algeri) capi militari locali, affiancati da consigli di governo e dalla potente corporazione dei capitani delle navi corsare (ru’āsā). Le ripetute azioni navali delle potenze cristiane non produssero mai risultati decisivi e gli Stati barbareschi furono piegati solo dalla stabile occupazione europea (Algeria dal 1830, Tunisia dal 1881).
La voce "barbareschi" e le frasi "stati barbareschi, pirati barbareschi" ecc., sebbene etimologicamente possano riferirsi alle popolazioni in genere della Barberia e alle varie epoche della loro storia, sono state specialmente riferite agli ultimi tempi medievali e ai primi secoli dell'epoca moderna, ...
barbarésco2 (o barberésco) agg. e s. m. (pl. m. -chi). – 1. agg. Di Barberìa (v.): stati, paesi barbaresco2, gli stati musulmani stabilitisi nei secoli dal 16° al 19° nella fascia costiera dell’Africa settentr., dediti in gran parte alla guerra marittima...
(o salva-stati, salva Stati) loc. fondo salva-Statile m. Organismo creato dai Paesi dell’eurozona con il compito di emettere obbligazioni e altri strumenti del debito, dal massimo livello di affidabilità, per aiutare gli Stati aderenti all’UE che adottano...