Splicing

Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)

splicing

Stefania Azzolini

Processo di rimozione degli introni da un RNA messaggero immaturo (pre-mRNA) e successiva fusione degli esoni per formare un RNA messaggero maturo. Negli Eucarioti, la sintesi dell’RNA messaggero avviene in passaggi successivi. In primo luogo vi è la sintesi del trascritto primario che può essere considerato un precursore dell’mRNA in quanto contiene anche gli introni del gene trascritti. In seguito si assiste alla maturazione dell’RNA messaggero che consiste nella rimozione degli introni mediante splicing e in due modificazioni post-trascrizionali chiamate capping e poli-adenilazione. I precursori degli RNA nucleari sono processati attraverso la formazione di un intermedio a forma di lariat, ossia ramificato. Vista l’importanza di uno splicing preciso e accurato, esistono dei segnali sull’RNA precursore in grado di indirizzare il complesso macchinario dello splicing sulle sequenze dove occorre ‘tagliare e cucire’. Queste sequenze consenso sono posizionate alle estremità 5′ e 3′ degli introni mentre sequenze conservate si trovano in corrispondenza del sito di ramificazione. Lo splicing avviene in complessi chiamati spliceosomi. Essi vengono assemblati a partire da piccole molecole di RNA, chiamate piccoli RNA nucleari (snRNA, small nuclear RNA), che permettono di riconoscere le sequenze consenso all’interno degli mRNA da processare. Tali snRNA si complessano con piccole ribonucleoproteine nucleari (snRNP, Small nuclear ribonucleoprotein) che sono indicate con le sigle U1, U2, U4, U5, U6. Tutte le componenti dello spliceosoma si assemblano in maniera altamente ordinata definita ciclo dello spliceosoma che comprende le fasi di assemblaggio, splicing e disassemblaggio dello spliceosoma stesso. Durante queste fasi, il trascritto primario contenente gli introni da eliminare si complessa con gli snRNP U1, U2, U4/U6 e U5; il pre-mRNA viene tagliato in posizione 5′ e l’estremità libera dell’introne si lega a una adenina presente all’interno dell’introne stesso vicino all’estremità 3′, creando la struttura a cappio di cui sopra. Infine l’introne viene tagliato anche all’estremità 3′, rilasciato e degradato mentre i due esoni vengono uniti. A questo punto il trascritto in forma matura è pronto per essere traslocato nel citoplasma dove subirà il processo di traduzione in proteina.

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