speciazione Processo di formazione di nuove specie zoologiche e botaniche, a partire da una di origine, attraverso l’insorgere di meccanismi di isolamento riproduttivo che impediscono lo scambio genetico tra le popolazioni.
Il presupposto principale perché possa originarsi una nuova specie consiste nella separazione genetica di una popolazione da altre geneticamente compatibili; lo studio della s. consiste perciò nel riconoscere e seguire l’origine e l’evoluzione di barriere riproduttive fra popolazioni all’inizio interfeconde. Le barriere sono di due tipi: geografiche (o spaziali), quando impediscono a due popolazioni di venire in contatto tra loro, e riproduttive in senso stretto, che consistono nei meccanismi legati alle modalità di riproduzione, tali da impedire l’incontro tra i gameti.
2.1 S. allopatrica senza notevole riduzione della dimensione della popolazione. Una popolazione della specie originaria viene divisa in due da una barriera geografica; durante l’isolamento, in tempi lunghi, entrambe le popolazioni subiranno modificazioni genetiche per cui, anche se successivamente si ritornasse a una condizione di simpatria, i meccanismi di isolamento riproduttivo, sviluppatisi nel frattempo, saranno sufficienti per tenere separate le due popolazioni. Questo modo di s. sembra diffuso in molti Vertebrati, come per es., negli Uccelli. 2.2 S. allopatrica con notevole riduzione della dimensione della popolazione. Una nuova specie può originarsi da pochi individui (anche una sola femmina fecondata) della specie madre, che abbiano invaso un nuovo territorio, per es., un’isola, per fondare una nuova popolazione immigrante, che comprenderà solamente una piccola parte del pool genico della popolazione originale. Questa, probabilmente, è la forma più comune di s. con barriere geografiche ed è stata particolarmente studiata nelle drosofile delle isole