SONNINO

Enciclopedia Italiana (1936)

SONNINO (A. T., 24-25-26 bis)

Roberto Almagià

Cittadina del Lazio meridionale (prov. di Littoria, nei Lepini) situata a 430 m. di altitudine su un colle a forma conica, propaggine del M. Ceraso (822 m.), inciso a nord-ovest da una vallecola che si apre verso l'Amaseno. Il paese, già cinto di mura delle quali restano cospicui avanzi con porte, è costituito da case molto ammassate intorno al colle, divise da anguste stradette; piuttosto stretta e tortuosa è anche la via principale (Corso Vittorio Emanuele) che sale, sottopassando molti archi, e sbocca nella piazza principale; quivi era un castello, già dei Colonna, del quale resta un torrione cilindrico. Sonnino aveva circa 2250 ab. al principio del sec. XVIII e pochi di più al principio del secolo seguente (2356 nel 1816). Nel 1871 ne aveva 2602, saliti nel 1881 a 3200 e nel 1901 a 4490. Più tardi l'emigrazione rallentò assai il ritmo dell'incremento; nel 1921 gli abitanti erano 4978, ma nel 1931 erano saliti a 5936, dei quali 4742 nel centro, gli altri sparsi in campagna.

Caratteristici e pittoreschi sono i costumi delle donne. Il comune (kmq. 63,8) comprende aree coltivate (uliveti, vigneti, cereali, patate), ed estesi pascoli. Sonnino dista da Littoria km. 44; è servito da una stazione della ferrovia Velletri-Terracina, distante km. 9 dall'abitato.

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata