Sodoma

Enciclopedia Dantesca (1970)

Sodoma (Soddoma)

Gian Roberto Sarolli

Antica città della Palestina meridionale; distrutta esemplarmente dal fuoco divino per punire gli abitanti colpevoli dell'abominevole peccato della ‛ sodomia ', come narrato nella Genesi (18-19, ma specificatamente 19, 24-25 " Igitur Dominus pluit super Sodomam et Gomorrham sulphur et ignem a Domino de caelo et subvertit civitates has et omnem circa regionem, universos habitatores urbium et cuncta terrae virentia ").

D. la menziona due volte. Una prima in If XI 50 lo minor giron suggella / del segno suo e Soddoma e Caorsa, accoppiandola con la città di Cahors metonimicamente impiegata per esemplare gli usurai; una seconda in Pg XXVI 40 sopragridar... / la nova gente: " Soddoma e Gomorra "; / e l'altra: " Ne la vacca entra Pasife, / perché 'l torello a sua lussuria corra ", accoppiandola con Gomorra, secondo la tradizione scritturale, e con l'exemplum mitico di Pasife, per raccogliere in uno i lussuriosi contro natura e quelli propriamente detti, nei quali l'appetito naturale non fu regolato dal freno della ragione.

L'impiego allusivo e simultaneo di exempla ricavati sia dalla tradizione scritturale sia da quella profana è da considerarsi paradigmatico dell'usus scribendi di D., e formula emblematica per ogni altra istanza analogica del linguaggio biblico.

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