SOCRATE

Enciclopedia Italiana (1936)

SOCRATE

Ranuccio Bianchi Bandinelli

. Scultore greco. Da Pausania (IX, 25-3) sappiamo che eseguì insieme ad Aristomede l'immagine di culto, in marmo pentelico, per il santuario della Δινδ μήνη μήτηρ, fondato da Pindaro presso la sua casa in Tebe. Altre fonti parlano di S. scultore in marmo, del quale si vedevano sull'acropoli di Atene, vicino ai Propilei, un monumento di culto alle Cariti e un'erma.

Per quanto quest'ultima notizia sia stata messa in dubbio, effettivamente esiste un tipo di erma conservato in numerose copie ateniesi, diverso da quello di Alcamene (v.) e prossimo, come stile, a un rilievo rappresentante le Cariti, trovato sull'Acropoli, del quale ci sono conservati resti di cinque repliche. Lo stile di questo rilievo, che mostra le tre Cariti in lungo peplo, in atto di tenersi per mano, rende probabile una datazione verso il 470 a. C., che si accorderebbe con la data del santuario fondato da Pindaro. Perciò l'identificazione dell'autore delle Cariti con lo scultore tebano sembrerebbe assai verosimile (proposta da F. Studniczka, Kala nis, pag. 40). Risulterebbe invece impossibile cronologicamente l'identificazione dello scultore delle Cariti col filosofo, identificazione accennata o espressa dalla maggior parte delle fonti antiche. Questa identificazione deve essere stata favorita dal fatto che il padre del filosofo era effettivamente scultore.

Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen bild. Kunst., Lipsia 1858, nn. 907-15; H. Brunn, Gesch. d. griech. Künstler, 2ª ediz., I, Stoccarda 1889; W. Helbig, Führer öffentl. Samml. klass. Altert. Rom, 2ª ed., Lipsia 1912-13, p. 80; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V (1927).