Riessinger, Sixtus

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Tipografo tedesco (n. forse Sulz, Costanza, 1430 circa - m. dopo il 1502), sacerdote. Dapprima a Roma, si trasferì, intorno al 1469, a Napoli, dove introdusse la stampa tipografica e fu in grande considerazione alla corte di re Ferdinando I. In società dal 1474 con Francesco del Tuppo, pubblicò fino al 1478 circa settanta edizioni di classici latini, tra cui le commedie di Terenzio (1469 circa), di opere giuridiche (la Super prima [secunda] parte Codicis di Bartolo di Sassoferrato, 1471) e di opere in volgare (notevole il Filocolo di Boccaccio, illustrato, 1478). Ebbe come correttori Pietro Oliviero e Paride del Pozzo. Tornato a Roma, dove rimase fino al 1483, si associò con Georg Herolt e stampò, tra l'altro, i Sonetti del Burchiello (1481). Oltre che tipografo, fu anche fonditore di caratteri e silografo, e probabilmente fu il primo a usare le interlinee. Concluse la sua vita come parroco nella diocesi di Strasburgo.

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