Berlin, Sir Isaiah

Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000)

Berlin, Sir Isaiah

Antonio Rainone

Filosofo e storico delle idee inglese, di famiglia ebraica di origine lettone, nato a Riga il 6 giugno 1909, morto a Oxford il 5 novembre 1997. Con la famiglia, all'indomani della rivoluzione d'ottobre, si trasferì a Londra, laureandosi in filosofia a Oxford. Nel 1932 iniziò la carriera universitaria al New College di Oxford, di cui nel 1938 divenne fellow. Durante la Seconda guerra mondiale lavorò nelle ambasciate britanniche di New York, Washington e Mosca. Dopo la guerra riprese l'insegnamento all'All Souls College (Oxford), per poi passare (1957) come professore di teoria politica e sociale all'università di Oxford. Rettore del Wolfson College (1966-75), membro di varie accademie, venne poi nominato presidente della British Academy (1974-78). Era stato inoltre visiting professor nelle principali università statunitensi. Insignito nel 1957 e nel 1971 dell'Order of Merit, gli furono conferiti, nel 1988, il premio internazionale Senatore Giovanni Agnelli e, nel 1995, la laurea honoris causa dall'università di Bologna. Convinto sionista, seguì sempre con apprensione e atteggiamento equilibrato le controversie politiche successive alla costituzione dello Stato di Israele.

Inizialmente influenzato dalla filosofia analitica, B. ne abbandonò ben presto il caratteristico tipo di indagini per dedicarsi a quelle ricerche che ne avrebbero fatto uno dei maggiori storici delle idee del secondo Novecento. Nel solco della tradizione liberale individualistica, B. si è occupato dell'Illuminismo e del Romanticismo, del marxismo, delle dottrine utopistiche e del problema dei valori.

Delle dottrine utopistiche ha particolarmente messo in evidenza, indipendentemente da quanto negli stessi anni andava sostenendo K.R. Popper, le pericolose conseguenze sul piano politico. Connesse alle sue analisi del pensiero utopistico sono quelle delle dottrine che interpretano la storia umana, teleologicamente o deterministicamente, in termini di entità olistiche sovraindividuali, forze impersonali o leggi universali; tali dottrine, ad avviso di B., mentre comportano da un lato la perdita di significato delle nozioni di azione, scelta e responsabilità individuale, conducono dall'altro, sul piano politico, a trascurare il valore della vita umana a favore della realizzazione dei presunti fini della storia attraverso l'instaurazione di regimi totalitari.

In ambito etico-politico particolarmente influente è stata la distinzione effettuata da B. tra "libertà negativa" e "libertà positiva", la prima intesa come semplice assenza di interferenza e costrizioni, in una determinata area, sulle azioni degli individui ("libertà da"); la seconda come autonomia, capacità di agire in conformità ai propri desideri e scopi ("libertà di"). Nel sottolineare la rilevanza di entrambi i concetti di libertà, B. ha evidenziato le distorsioni cui è andato spesso soggetto il secondo nelle concezioni politiche idealistiche, razionalistiche e utopistiche.

L'interesse per il concetto di libertà è stato sempre affiancato in B. a quello per la molteplicità dei valori (giustizia, uguaglianza, felicità, ordine pubblico) di cui quel concetto fa parte. L'esistenza di tale molteplicità è testimoniata per B. dai conflitti etici che caratterizzano le scelte umane. Ma è al pluralismo dei valori - distinto dal relativismo non meno che dagli assolutismi utopistici e razionalistici - che dovranno essere informate sia la teoria sia l'azione politica, nel tentativo di ridurre le sofferenze umane attraverso il continuo contemperamento delle esigenze contrastanti imposte dai diversi valori.

Opere principali: Karl Marx: his life and environment (1939; trad. it. 1967, 1994²); The hedgehog and the fox: an essay on the Tolstoi's view of history (1953; trad. it. 1959, 1986²); Historical inevitability (1954; rist. in Four essays on liberty, v. oltre, trad. it., pp. 106-84); The age of Enlightenment (1956); Two concepts of liberty (1958; rist. in Four essays on liberty, v. oltre, trad. it., pp. 185-241); Four essays on liberty (1969; trad. it. 1989); Vico and Herder: two studies in history of ideas (1976; trad. it. 1978); The crooked timber of humanity. Chapters in history of ideas (1990; trad. it. 1994); The magus of the North (1993; trad. it. 1997); The sense of reality (1996); The proper study of mankind. An anthology of essays (1997).

bibliografia

In the idea of freedom. Essays in honor of Isaiah Berlin, ed. A. Ryan, Oxford 1979.

Isaiah Berlin: a celebration, ed. E. Margalit, A. Margalit, London 1991.

Isaiah Berlin's liberalism, ed. C.J. Galipeau, Oxford 1994.

J. Gray, Isaiah Berlin, London 1995.

In occasione del conferimento della laurea honoris causa a B. da parte dell'università di Bologna, La Rivista dei Libri organizzò un convegno in suo onore, i cui atti (con le relazioni di G. Galasso, J. Gray, M. Ignatieff e M. Santambrogio) sono stati pubblicati in Isaiah Berlin filosofo delle libertà, a cura di P. Corsi, Milano 1995.

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