DAVY, Sir Humphry

Enciclopedia Italiana (1931)

DAVY, Sir Humphry

Alfredo Quartaroli

Chimico inglese, nato a Penzance il 17 dicembre 1778, morto a Ginevra il 29 maggio 1829. Di umili origini, studiò da sé chimica e scienze naturali e a venti anni s'occupò come chimico nella Pneumatic Institution, ove eseguì ricerche sul protossido d'azoto scoprendone le proprietà anestetiche. Nel 1801 fu nominato professore nell'Istituto reale di Londra e poco dopo membro della Società reale. L'opera più proficua del D. si svolse fra il 1800 e il 1815; in seguito le cattive condizioni di salute gl'inibirono qualsiasi lavoro.

Il D. scoperse e isolò per primo i metalli alcalini; si può inoltre considerare il fondatore dell'elettrochimica. Nel 1808 ottenne per elettrolisi dalla soda e dalla potassa fuse il sodio e il potassio metallico, sostanze che i chimici del tempo e lo stesso D. credettero dapprima contenessero idrogeno, ma la cui natura semplice fu dimostrata definitivamente nel 1811.

In seguito il D. ottenne anche il calcio metallico, per quanto allo stato impuro; si servì poi del sodio per preparare il magnesio dal cloruro; contemporaneamente a Gay-Lussac e Thénard isolò il boro.

Il D. ebbe sempre l'idea che un'intima connessione esistesse fra affinità chimica ed elettricità e si sforzò di stabilirla in lavori pubblicati nel 1807. Nel 1811 dimostrò che il cloro è un corpo semplice, in contrasto con le opinioni già manifestate da Lavoisier, da Berthollet e anche da Berzelius, il quale solo nel 1825 ammise il fatto. Poi (1815) cercò di ristabilire un collegamento fra idracidi e acidi ossigenati e sostenne che l'elemento comune a tutti gli acidi è l'idrogeno anziché l'ossigeno; prima ancora di Daniell e di Dulong espresse l'opinione che la parte positiva di un sale fosse non l'ossido ma il metallo; fu uno dei primi ad ammettere la natura elementare dell'azoto (1808), che lo stesso Berzelius non accettò se non nel 1820. Il D. s'occupò con successo d'innumerevoli altre questioni: scoperse lo ioduro d'azoto e l'amalgama d'ammonio, eseguì ricerche sul fosgene, sullo iodio, sui composti idrogenati del fosforo, sul potere calorifico dei combustibili; fece ripetuti tentativi per isolare il fluoro. Inventò anche la lampada di sicurezza per i minatori.

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