Simpaticomimetico

Dizionario di Medicina (2010)

simpaticomimetico


Sostanza che eccita i recettori adrenergici, provocando nell’organismo effetti corrispondenti all’eccitamento fisiologico del sistema simpatico: dilatazione della pupilla, secrezione delle lacrime, aumento di frequenza del ritmo cardiaco, costrizione dei vasi arteriosi con aumento della pressione, dilatazione bronchiale, eccitazione dei muscoli lisci della cute, stimolazione delle surrenali, ecc. Una classificazione dei s. si basa sul tipo di azione da loro svolta a livello di uno, o entrambi, i tipi recettoriali; infatti, si parla di azione alfa-stimolante operata sui recettori alfa-adrenergici, e beta-stimolante su quelli beta-adrenergici. Un esempio di s. alfa-stimolante è la noradrenalina, di s. beta-stimolante l’isoprenalina, di s. sia alfa- sia beta-stimolante l’adrenalina. I s., da un punto di vista chimico, appartengono al gruppo delle fenilammine, o delle cicloalchilammine, o delle naftilimidazoline. Possono essere naturali (adrenalina, noradrenalina) o sintetici.

Farmaci simpaticomimetici

I s. trovano diverse applicazioni terapeutiche:  per la loro azione vasocostrittrice (restringimento delle piccole arterie e dei capillari) sono usati per decongestionare le mucose del naso e degli occhi;  per l’effetto ipertensivo si usano nei collassi da grave ipotensione e nello shock; come cardiostimolanti trovano uso in caso di arresto cardiaco; come antispastici hanno possibile applicazione nel controllo dell’asma bronchiale agendo sulla muscolatura liscia.