Neshat, Shirin

Lessico del XXI Secolo (2013)

Neshat, Shirin


Neshat, Shirin. – Fotografa e video artista iraniana (n. Qazvin 1957). Si reca negli Stati Uniti nel 1974, consegue il master of fine arts all'università di Berkeley nel 1983 e si stabilisce poi a New York. Quando nel 1990 torna in Iran, la constatazione delle profonde trasformazioni all’indomani della rivoluzione kohmeinista incide sulla sua ricerca artistica focalizzandola sull’analisi della complessità della condizione sociale della donna nella cultura islamica, del suo rapporto con il mondo maschile e più in generale con la cultura occidentale, mantendendo un punto di vista non esplicitamente polemico. Il discorso figurativo di N. è altamente poetico, crea un senso diffuso della bellezza attraverso l’utilizzo di immagini molto raffinate. Dalla fine del 20° sec. la produzione dell’artista, famosa per i suoi ritratti di corpi di donne interamente ricoperti da scritte in calligrafia persiana, si concentra sul linguaggio video e si impone a livello mondiale con il premio internazionale alla Biennale di Venezia nel 1999 per Turbolent e Rapture. Nel 2006 riceve il Lillian Gish prize e dopo numerosi cortometraggi (tra cui Passage, 2001, e The last world, 2003) nel 2009 si afferma pienamente come regista con il suo primo lungometraggio Women without men, vincitore del Leone d'argento alla Mostra del cinema di Venezia e ispirato all’omonimo romanzo di Shahrnush Parsipur ambientato durante il colpo di Stato in Iran nel 1953. Alla produzione di N. sono state dedicate numerose personali e ha partecipato alle principali rassegne internazionali (tra le altre, le biennali di Istanbul, Venezia, Kwanju e Lione). La sua opera è presente nelle collezioni di prestigiose istituzioni, come la Tate di Londra, il Guggenheim di New York, il MACBA di Barcellona e la Fondazione Querini Stampalia di Venezia.

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