SETA

Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)

SETA (XXXI, p. 506; App. I, p. 1000)


Produzione. - Le statistiche, se pure incomplete a causa degli ultimi eventi bellici, mostrano una continua diminuzione della produzione serica mondiale (v. tab.1). Per quanto riguarda l'Italia (v. tab. 2), nonostante una lieve ripresa negli anni 1946-47, si prevede che il raccolto 1948 di bozzoli non abbia raggiunto i 10 milioni di kg. Questa diminuzione della produzione di bozzoli in Italia è stata accompagnata anche da una diminuzione sia delle bacinelle installate, sia di quelle attive (v. tab. 3).

L'industria della seta, prettamente italiana, soffre oggi di una crisi che ha un carattere diverso da tutte le altre finora subìte. La produzione di bozzoli in Italia va scomparendo in tutte le zone agricole dove le varie industrie hanno invaso il campo dell'agricoltura con conseguente deficienza locale di mano d'opera agricola. L'agricoltura ha dovuto quindi ridurre le sue produzioni e, naturalmente, hanno subìto per prime una riduzione le produzioni, tra cui quella della seta, che rispetto alle altre davano un minor beneficio economico.

Attualmente infatti la produzione di bozzoli consentirebbe per la mano d'opera una rimunerazione di circa 30 ÷ 40 lire all'ora. Ora, pur tenendo conto che ai lavori della bachicoltura si dedicano generalmente vecchi, donne e fanciulli, tale rimunerazione è molto bassa; per poter stimolare gli agricoltori a dedicarsi alla bachicoltura è necessario che il prezzo dei bozzoli consenta ad essi un più elevato margine di guadagno, proporzionato a quello ricavabile dagli altri prodotti del suolo.

D'altro canto, l'industria della trattura non può pagare prezzi alti per i bozzoli, a causa del prezzo della seta sul mercato mondiale, contenuto dai maggiori concorrenti in cifre molto limitate. Inoltre il costo della mano d'opera della trattura della seta è andato aumentando continuamente in questo ultimo periodo, sì che si può calcolare che un'operaia oggi percepisca oltre 100 volte il salario del 1942, mentre non è stato finora possibile applicare alcun accorgimento per aumentare la produzione giornaliera dell'operaia..

Da quanto sopra esposto si deduce che l'attuale crisi dell'industria della trattura della seta e della bachicoltura non può essere risolta che con una meccanizzazione della trattura serica, tale da permettere di aumentare in modo sensibile la produzione giornaliera dell'operaia. Se non si riuscirà a risolvere questo problema è da prevedere una continua diminuzione della produzione e del consumo della seta, considerata in quasi tutto il mondo un prodotto di lusso. Su questa diagnosi della crisi dell'industria serica sono concordi quasi tutti gli studiosi del ramo, non solo in Italia ma anche all'estero; la crisi dell'industria serica ha infatti colpito diverse nazioni ed è da prevedere che, a non lunga scadenza, tutti i paesi produttori di seta greggia si troveranno davanti all'imperativo assoluto di trasformare la loro industria o di lasciarla morire.

D'altra parte lo studio del problema della meccanizzazione della trattura della seta non è nuovo; già il Serrel (ingegnere americano residente in Francia) presentò nel 1880 un suo sistema di filatura meccanica che però non ha avuto applicazioni, tranne l'apparecchio attaccabave, ormai diffusissimo nelle filande italiane.

Esperimenti più recenti sono stati fatti da diversi Italiani e si conoscono i sistemi Fioruzzi, Bacapa, Balbiani-Carnovali, Pagnacco, Viganò e Tasso: nessuno di questi sistemi è però entrato finora nella pratica industriale, perché il principale problema della meccanizzazione della trattura serica consiste nell'escogitare un sistema che valuti alla perfezione il titolo della greggia in formazione, onde poter produrre seta avente massima regolarità di titolo. Si deve però tener presente che una soluzione meccanica del problema economico dell'industria della trattura della seta è strettamente collegato con la produzione di bozzoli che abbiano caratteristiche fisico-chimiche uniformi.

Bibl.: G. Colombo, Appunti di tecnologia e merceologia serica, Milano 1945-47; P. Carboni, Chimica e tecnologia della seta, ivi 1947; G. Gallese, Améliorations de la qualité des soies par rapport à leurs emplois, ivi 1948; C. M. Zanotti, Note sulla situazione serica al 21 settembre 1948, ivi 1948; P. W. Gaddum, Silk, Manchester 1948.

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