SERMONETA

Enciclopedia Italiana (1936)

SERMONETA (A. T., 24-25-26 bis)

Roberto ALMAGIA
Ignazio Carlo GAVINI

Villaggio del Lazio meridionale (prov. di Littoria) situato a 257 m. di altezza, su un estremo dosso dei Lepini, propaggine del M. Carbolino, imminente sulla pianura pontina. Limitato a E. da un vallone incassato, difeso verso la pianura dalla stessa ripidità del pendio, è in posizione assai forte. Cinto ancora da robuste mura con torri semicilindriche, ha aspetto medievale, con straduzze strette, case di pietra calcarea, con scala esterna, molto ammassate, sopra le quali emergono lo svelto campanile della cattedrale (Assunta) e, a nord-est, il grandioso castello dei Caetani, che dalla fine del sec. XIII furono feudatarî del luogo, con titolo ducale. Sermoneta, il più basso paese dei Lepini, ebbe in passato a soffrire, a causa della malaria infestante la prossima pianura; la parte inferiore dell'abitato ha alcune case abbandonate. La popolazione, calcolata intorno a 2000 abitanti nel 1656, e a 1735 nel 1701, era di 2027 nel 1816; ma nel 1853 era discesa a 1447 e nel 1871 a 1366. La fine del secolo scorso ha visto un aumento della popolazione fino a 2127 ab. (1901); ma in seguito la popolazione si è ridotta, a causa dell'emigrazione: 1821 ab. nel 1911 e 1578 nel 1921. Il censimento del 1931 trovò 2187 ab., alquanto ridotti poi per la cessione (1932) di un lembo di territorio al comune di Littoria. Ma il centro ha appena 1244 ab.; un piccolo nucleo si è formato intorno alla stazione ferroviaria della linea Velletri-Terracina (circa 130 ab.); il resto è sparso in campagna. Nel territorio comunale (oggi circa 61,4 kmq.) prevalgono le colture dei cereali (grano, mais), e l'uliveto; aree considerevoli sono messe a ortaggi. Vi sono poi estese zone pascolative (ovini e bovini). Nel territorio di Sermoneta la locale università agraria ha sistemato, col concorso finanziario del governo, quasi 1100 ettari di terreno in appoderamento, con poderi di otto ettari ognuno muniti di case coloniche complete e affidati ad agricoltori in enfiteusi perpetua. In tal modo è stata introdotta la coltura intensiva nella zona pianeggiante bonificata.

Per i duchi di Sermoneta, v. Paetani.

Monumenti. - Cospicui monumenti ricordano in Sermoneta il periodo del maggiore sviluppo della scuola di Fossanova. La cattedrale intitolata all'Assunta, ricostruita su di una chiesa romanica a partire dal 1235, aveva l'organismo cisterciense in tre navate divise da piloni. Mutilata in alcune parti nel sec. XVIII, conserva ancora in vista lo schema a campate regolari, divise da archi acuti, fiancheggiate da navatelle che terminano nel transetto, il protiro quadrato e la torre campanaria di tipo romano in cinque ordini di bifore. Conserva una Madonna in gloria, opera giovanile di Benozzo Gozzoli. Sono anche degni di nota la chiesa abbaziale di S. Michele Arcangelo e la parrocchiale di S. Nicola, ambedue con organismo e particolari indicanti la discendenza da Fossanova. Entro il recinto delle mura della cittadella il castello Caetani presenta due epoche distinte e caratterizzate dai diversi sistemi di difesa; maschio con cannoniere, baluardi e ponte levatoio sul recinto, del tempo in cui i Borgia ne fecero loro residenza. Nella chiesa di S. Giuseppe sono anche da vedersi le pitture di Girolamo Sicciolante da Sermoneta (1580).

Bibl.: C. Enlart, Origines françaises de l'architecture gothique en Italie, Parigi 1894.

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