SENSO COMUNE

Enciclopedia Italiana (1936)

SENSO COMUNE

Guido Calogero

COMUNE È uno fra i termini filosofici che hanno maggiormente mutato di valore attraverso l'evoluzione storica. La sua origine è nella denominazione di κοινὴ αἴσϑησις ("sensazione comune") adottata da Aristotele, nella sua psicologia, per designare l'atto di coscienza che fonde in unità i dati dei varî organi di senso, riferendoli all'unico oggetto da cui sono determinati. Unità delle sensazioni singole, la "sensazione comune" (che Aristotele fa dipendere da un κοινὸν αἰσϑητήριον, sensorium commune) è insieme la loro coscienza riflessa. Questi valori originarî, d'altronde, sono nella terminologia moderna mantenuti piuttosto da quel termine cenestesi" (v.), che di fatto non è se non la trascrizione delle due parole greche κοινὴ αἴσϑησις. Il sensus communis invece, attraverso la tradizione medievale, perde sempre più il suo carattere propriamente psicologico per accentuare in compenso quello gnoseologico, onde appare come consapevolezza universale di ogni esperienza sensibile. S'intende quindi come esso debba diventare il supremo organo conoscitivo per chi, partendo da una concezione empiristica e quindi dalla riduzione di ogni sapere alla fonte della sensibilità, voglia d'altronde evitare il relativismo soggettivistico e salvare la possibilità di conoscenze assolute ed universali: come accade nella cosiddetta "scuola scozzese" che vede nel common sense, nel "senso comune", l'organo della verità teoretica e della discriminazione etica ed estetica (onde il nesso con l'idea del "senso morale" nei moralisti inglesi del sentimento; e anche il Kant, nella Critica del giudizio, fa dipendere la possibilità dei giudizî estetici dall'esistenza di un simile "sentimento comune"). È di qui che - trasferendosi la formula dal piano filosofico a quello empirico - nasce l'uso, anche oggi corrente, del termine di "senso comune" per designare la normale intelligenza delle cose umane, comune ad ogni individuo equilibrato (i Tedeschi parlano, in questo senso, di gesunder Menschenverstand, cioè, letteralmente, di sano intelletto umano" o, in altre parole, "buon senso". Il termine tedesco Gemeinsinn, che più direttamente traduce κοινὴ αἴσϑησις e common sense, ha anche il significato di "senso della comunità", "senso sociale", "spirito di corpo" e simili.

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