SENIA

Enciclopedia dell' Arte Antica (1966)

SENIA

G. Novak

Località corrispondente all'odierna Senj (ital. Segna); fondata forse dai Giapidi (popolazione illirico-celtica), divenne municipio romano nel tempo di Augusto ed appartenne alla tribù Sergia. Nell'epoca romana era un importante porto e centro del commercio che veniva d'oltre mare per le province settentrionali della Dalmazia e della Pannonia.

Sotto Augusto era il luogo di sbarco per le operazioni militari contro i Giapidi e i Pannoni. Dell'epoca romana sono i resti delle mura, alcuni capitelli di marmo, pochi mosaici, un altare sepolcrale, varie iscrizioni, anfore, vasetti, aghi di osso, lampade di terracotta, mattoni, vasi di pietra calcarea, lacrimatoi, numerose monete romane ed alcune di città greche (Apollonia, Dyrrachium, Panormos). Dalle iscrizioni sappiamo che S. aveva uno stabilimento termale, che vi erano commercianti di diverse parti del mondo mediterraneo (Napoli, Tiberiade, Palestina, Nicomedia), che accanto agli altri templi ne esisteva uno dedicato al dio Libero. Nei pressi di S. si trovava un santuario cii Mithra. I resti di numerosi cimiteri romani e alcuni ruderi che si trovano nell'odierna Senj e fuori di essa dimostrano che S. romana era molto più grande dell'odierna Senj.

Bibl.: C. I. L., III; Ptolom., II, 17, 2; Plin., Nat. hist., III, 21, 25; Tab. Peut.; It. Anc.; G. Novak, Prošlost Dalmacije (Storia della Dalmazia), I, p. 72; J. Klemenc, Senj u prehistorijsko i rimsko doba, Zagabria 1940, pp. 1-10.

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