guerra mondiale, Seconda Conflitto nel quale furono coinvolti quasi tutti i paesi del mondo, combattuto dal 1939 al 1945. I principali contendenti furono Gran Bretagna,
1.1 Il fallimento della Società delle Nazioni - I presupposti del trattato di
Altre minacce alla pace si andarono addensando nel corso degli anni 1930, mostrando la debolezza della Società delle Nazioni. L’impresa giapponese in
1.2 Le relazioni internazionaliLa conquista dell’Etiopia aveva visto la Germania nazista a fianco dell’Italia fascista: il legame si rafforzò con l’accordo sull’annessione tedesca dell’Austria (11 luglio 1936), la nascita dell’Asse
Il patto di non aggressione tedesco-sovietico (patto Ribbentrop-Molotov), siglato il 23-24 agosto 1939, in vista dell’attacco alla Polonia, costituì l’antecedente immediato dell’attacco tedesco alla Polonia e quindi della nuova guerra mondiale. Il 1° settembre 1939 la Polonia fu invasa; il 3 Francia e Gran Bretagna dichiararono guerra al Reich. L’Italia fin dal 1° settembre aveva invece dichiarato la ‘non belligeranza’, l’astensione dal conflitto essendo imposta tanto dall’impreparazione militare e morale del paese, quanto dall’ostilità della corona e di gran parte delle stesse sfere dirigenti fasciste.
2. Il conflitto in Europa: 1939-40 (fig. 1)
2.1 Polonia e
2.2 Danimarca e
2.3 Paesi Bassi,
Tra le conseguenze politiche del crollo francese è da includere il rafforzamento dell’Asse con la firma del Patto tripartito (27 settembre 1940) tra Germania, Italia e Giappone.
2.4 La battaglia aerea d’InghilterraIl successo radicale e in misura non prevista sulla Francia pose al comando tedesco il problema di un grande sbarco in Gran Bretagna, che, guidata ora da W. Churchill, aveva respinto nuove proposte di pace (19 luglio 1940). Hitler e il generale A. Jodl, autori del piano d’invasione, si proposero anzitutto la conquista della superiorità aerea sulla Manica, in modo da interdire durevolmente le acque di quel mare alla Marina britannica. Un massiccio attacco aereo tedesco, attuato tra l’8 agosto e il 31 ottobre (ma fino al maggio successivo sarebbero proseguiti bombardamenti notturni nelle città industriali), si concluse con l’insuccesso. L’aviazione tedesca, per la mancanza di bombardieri a grande autonomia di volo, si rivelò impotente a sottoporre l’intero territorio nemico ad attacchi pesanti, prolungati e precisi. Gli Inglesi, superiori nell’addestramento al volo strategico, si giovarono inoltre del radar, ancora ignoto ai Tedeschi. Il fallimento della battaglia aerea d’Inghilterra ebbe conseguenze risolutive sull’esito della guerra, perché la Gran Bretagna mantenne il controllo aereo della Manica e la Germania dovette rinunciare al piano d’invasione progettato.
2.5 L’intervento dell’ItaliaIl 10 giugno l’Italia aveva dichiarato guerra alla Francia e alla Gran Bretagna, nell’errata convinzione che le sorti del conflitto fossero decise. Le operazioni (battaglia delle Alpi Occidentali) contro la Francia, ormai disfatta, si svolsero fra il 21 e il 23 giugno e furono sospese il 24 con l’armistizio di Villa Incisa.
Per l’Italia in un primo periodo la guerra ebbe come teatro esclusivo il Mediterraneo: le battaglie di
Nell’Africa Orientale Italiana l’entrata dell’Italia nel conflitto portò l’Asse a contatto con l’Impero britannico in Egitto, Sudan,
In Africa settentrionale, dopo l’occupazione di Sidi Barrani a opera dell’Esercito italiano comandato da R. Graziani (12 settembre 1940), gli Inglesi, al comando del generale A.P. Wavell sferrarono un’offensiva (8 dicembre 1940-9 febbraio 1941) che si spinse fino a
4.1 Le campagne dell’Asse in Grecia e nei
Intanto, le armate tedesche provenienti dalla Bulgaria occupata entrarono in Tracia; la linea Metaxàs (eretta nella zona di confine della Grecia con la Bulgaria) fu rapidamente aggirata e le masse corazzate tedesche raggiunsero
4.2 La prima campagna contro l’URSSDopo il vano tentativo di piegare la Gran Bretagna e di persuadere la Spagna alla collaborazione militare, Hitler, nel timore di un intervento sovietico contro la Germania, decise di invadere l’URSS, che aveva conquistato territori a O (giugno 1940, annessione degli Stati baltici, acquisizione dalla Romania di
Consolidata a proprio favore la situazione strategica, la Germania diede inizio il 22 giugno 1941 alle operazioni di guerra contro l’URSS. Il piano d’attacco (operazione Barbarossa) fu quello di totale annientamento ideato da Hitler, portato a sottovalutare la consistenza militare del nemico. La strategia dell’Armata rossa, cui si dovette la salvezza dell’URSS, fu di impegnare il nemico quanto più a lungo possibile, salvo, al momento critico, sottrarsi al combattimento facendosi scudo dello spazio: furono interposte distanze anche di 250 km, in modo da esaurire le formazioni motocorazzate, che giungevano alla fine della tappa prive di carburante; inoltre, poiché città e campagne venivano distrutte secondo la tattica della ‘terra bruciata’, i complessi corazzati tedeschi rimanevano fermi in attesa dei rifornimenti. Anche per il ritardo imposto all’avanzata dai complessi difensivi della linea Stalin, solo il 10 novembre 1941 le forze tedesche affrontarono il sistema difensivo di Mosca: quando il 6 dicembre, dopo giorni di combattimenti sostenuti nelle più avverse condizioni di clima e di terreno, il meccanismo della Wehrmacht concentrato contro Mosca cessò di funzionare, i Sovietici si lanciarono nella prima controffensiva d’inverno.
4.3 La diplomazia alleataNell’agosto 1941 si manifestarono già gli effetti politico-diplomatici della nuova aggressione tedesca: un accordo anglo-sovietico portò all’occupazione comune dell’Iran, indispensabile ponte di transito per i rifornimenti che dalla Gran Bretagna alimentarono la resistenza sovietica.
Nel frattempo, con l’applicazione del Lease and Lend Act (11 marzo 1941), una poderosa corrente di aiuti militari alle democrazie s’era messa in movimento dagli USA, dove il Congresso fin dal 1937 aveva abbandonato la politica isolazionistica dando inizio al riarmo della nazione. Il 14 agosto 1941 F.D. Roosevelt e
4.4 L’attacco giapponese contro gli USA Il 27 settembre 1940, all’indomani della sconfitta francese, il Giappone aveva aderito al Patto tripartito che lo legava a Germania e Italia con lo scopo che servisse ai suoi propositi di penetrazione in Asia orientale. In effetti, l’atteggiamento di sostanziale collaborazione imposto al governo francese dalla Germania consentì al Giappone di sottomettere gradualmente nel 1940-41 tutta l’Indocina francese. Oltre a essere fonte preziosa di materie prime, il possesso del Sud-Est asiatico doveva servire per rescindere ogni contatto degli USA con la Cina e l’intera Asia orientale, fino a
4.5 La conferenza di WashingtonChurchill e Roosevelt nella prima conferenza di Washington (22 dicembre 1941-14 gennaio 1942) decisero di concentrare lo sforzo principale di guerra contro la Germania, al fine d’impedire l’attuazione del suo piano di controllo di tutto il potenziale economico europeo mediante lo schiacciamento dell’URSS e di restare provvisoriamente sulla difensiva nel Pacifico. Rimasti con poche corazzate a disposizione dopo Pearl Harbor, gli USA costruirono a ritmo accelerato le portaerei, per adeguarsi alle nuove esigenze della tattica aeronavale. Si assicurarono in tal modo il successo contro i Giapponesi nelle battaglie del
5. Le operazioni belliche nel 1942-43 (fig. 2)
5.1 La battaglia di
Alla campagna di Russia presero parte unità italiane: il Corpo di Spedizione Italiano in Russia (
5.2 La campagna d’Africa, 1941-43. - Il generale britannico C. Auchinleck, disponendo delle truppe del Commonwealth dopo la capitolazione dell’Africa Orientale Italiana e utilizzando i primi mezzi forniti in grande misura dagli Stati Uniti, scatenò un’offensiva (11 novembre 1941-11 gennaio 1942) con cui riuscì a rioccupare tutta la Cirenaica. Il grosso delle forze mobili dell’Asse aveva però potuto mettersi in salvo, e pochi giorni dopo il comando dell’Asse, ricevuti notevoli rinforzi, sferrò la terza offensiva (21 gennaio-10 febbraio 1942), che sorprese gli Inglesi esauriti e li costrinse a ritirarsi dalla Cirenaica, a eccezione del porto di Tobruk.
Nella quarta e ultima offensiva dell’Asse (27 maggio-30 giugno 1942), occupata Tobruk (21 giugno) e caduta Marsa Matruh, gli Inglesi furono inseguiti fino all’istmo di el-’Alamèin, dove il 30 le forze italo-tedesche si attestarono. Il nuovo comandante inglese, B.L. Montgomery, il 23 ottobre sferrò la terza offensiva britannica, travolgendo il 3 novembre il diaframma difensivo di el-’Alamèin. L’Asse perdette l’iniziativa delle operazioni; gli Alleati l’8 novembre sbarcarono in
Allo sbarco angloamericano in Marocco e Algeria, fece seguito la costituzione del Comitato francese di liberazione, capeggiato dal generale C. De Gaulle. Ebbero allora inizio in Francia e in tutti i paesi occupati dai Tedeschi (ma anche in Italia) le azioni della Resistenza: scioperi, sabotaggi e la guerriglia dei partigiani.
6. La battaglia dell’Atlantico
Dall’inizio del conflitto fino al maggio 1945, ebbe luogo nell’Atlantico il confronto tra gli Alleati e le forze dell’Asse per il controllo delle rotte di navigazione utilizzate dai primi per i rifornimenti di armamenti e materie prime.All’inizio della guerra il naviglio di superficie pesante franco-britannico era enormemente superiore a quello tedesco. La guerra di corsa volse all’esaurimento dopo l’eliminazione della corazzata tedesca Graf von Spee nelle acque del Río de la Plata (17 dicembre 1939) e i sottomarini, come già nella Prima g., vennero a costituire il nerbo della flotta navale tedesca. La lotta contro gli U-Boote si fece per gli Alleati progressivamente più faticosa: l’ammiraglio K. Doenitz nel 1940 aveva costituito a
7. La campagna d’Italia 1943-44
Alla conferenza alleata di
Ritiratisi a N di Napoli, insorta il 27 settembre, mentre forze statunitensi sbarcavano ad
8. Lo sbarco in
8.1 Il fronte occidentale. - Il secondo fronte, richiesto dai Sovietici per alleggerire la pressione tedesca, fu aperto con lo sbarco in Normandia (operazione Overlord), mentre il comando tedesco aveva concentrato i suoi sforzi difensivi sul Passo di
9.1 Europa. - Il fallimento dell’offensiva lanciata a dicembre nell’altopiano delle
Sul fronte occidentale, il 10 marzo 1945 gli Alleati stabilirono una prima testa di ponte sulla destra del
9.2Estremo Oriente (fig. 4). L’offensiva alleata nel 1943 e l’avanzata statunitense nel corso del 1944 avevano determinato una nuova situazione nello scacchiere bellico del Pacifico. La conquista delle Filippine aprì la via all’invasione dello stesso Giappone: occupata
I problemi della pace erano stati affrontati da USA, URSS e Gran Bretagna già nel corso del conflitto nelle conferenze di Teheran (28 novembre-1° dicembre 1943) e
A quello col Giappone, sottoscritto il 7 settembre 1951 a San Francisco da 48 Stati membri delle Nazioni Unite, non aderì l’URSS, che nel 1956 concluse col Giappone un trattato bilaterale.
Il trattato di pace con l’Austria fu concluso a Vienna il 15 maggio 1955.
11. Carattere e conseguenze della guerra
Gli elementi essenziali che contraddistinguono la Seconda g. sono connessi innanzitutto al carattere ideologico e totale del conflitto. Nel conflitto le alleanze nazionali acquistarono un carattere di scelta politica, civile, etica; inoltre, non solo si estese ai 5 continenti ma penetrò profondamente nella popolazione civile, coinvolgendola sia attraverso le deportazioni, i bombardamenti delle città, gli stermini, sia attraverso le formazioni combattenti volontarie civili.
Sul terreno strettamente militare, i protagonisti furono il
La pratica dell’annientamento del nemico appare centrale nel complesso del conflitto. Il regime nazionalsocialista tedesco l’applicò innanzitutto all’interno ancora in periodo di pace, avviando il pianificato sterminio delle minoranze razziali e politiche. Non meno cruenta fu la risposta alleata (per es., con il bombardamento di
Le conseguenze politiche della Seconda g. si inseriscono in questo quadro. Gli Stati Uniti d’America erano usciti definitivamente dal tradizionale isolazionismo, sopportando una parte sostanziosa dello sforzo bellico, e avevano contribuito in modo decisivo alla vittoria alleata, assicurandosi per l’avvenire un ruolo preminente nella politica mondiale. Per altri versi, l’URSS emerse dal conflitto stremata ma con enorme prestigio per aver bloccato in direzione orientale l’espansione tedesca. In una situazione in cui anche le altre potenze vincitrici erano afflitte da giganteschi problemi di ricostruzione, fu attorno ai due grandi Stati che si riorganizzò la vita politica mondiale (sul terreno internazionale, nel 1945 nasceva l’Organizzazione delle Nazioni Unite, che assegnava un ruolo preponderante a 5 potenze vincitrici: USA, URSS, Cina, Gran Bretagna, Francia). Nel contempo, l’alleanza del periodo bellico si trasformò rapidamente in rivalità portando a una divisione dell’Europa e del mondo in sfere d’influenza; questo nuovo equilibrio bipolare (costituitosi negli anni 1945-49) avrebbe contraddistinto la politica mondiale fino alla disgregazione del blocco sovietico (1989). In questo senso, la riunificazione tedesca (1990) ha costituito di fatto la soluzione della principale delle pendenze politico-territoriali rimaste aperte dopo il conflitto.