Scopolammina

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scopolammina Alcaloide (chiamato anche ioscina), di formula C17H21NO4, contenuto nei semi di giusquiamo, nelle foglie di Duboisia, nelle radici di belladonna e in diverse Solanacee. Si ottiene dalle acque madri della preparazione della giusquiamina e dell’atropina. Liquido viscoso, otticamente attivo, dà vita a un monoidrato cristallino che fonde a 59 °C; è solubile in alcol, etere e cloroformio, poco in acqua fredda. Per la sua azione inibente sui centri nervosi, ha trovato impiego nell’anestesia di base e, in passato, in molti stati di eccitazione; è usata contro la cinetosi e, sotto forma di bromuro, come antispastico; in oculistica viene instillata a gocce per provocare midriasi utile a scopo diagnostico (esame del fondo oculare). Bromidrato di s. Di formula C17H21NO4•HBr, si presenta in cristalli incolori, amari, solubili in acqua e in alcol, dotati di azione narcotica e sedativa.

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