Di Castro, Scipione

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Avventuriero e scrittore politico (forse Policastro 1521 - Roma 1583). Agostiniano a Napoli con il nome di religione di Cornelio da Policastro, si allontanò ben presto dall'ordine e in Svizzera fece professione di fede riformata (1555). Dopo un lungo periodo di vita avventurosa costellata di processi e condanne per intrighi di vario genere, per eresia, per apostasia, finalmente a Roma (dal 1576 circa), rientrato nell'ordine, riuscì a far fortuna, tramite Giacomo Boncompagni, negli ambienti di curia, ottenendo da Gregorio XIII incarichi di ingegneria militare e idraulica (nonostante l'assoluta mancanza di una preparazione tecnica), ma soprattutto divenendo ascoltato consigliere politico del papa stesso e di numerosi cardinali. Autore di varie relazioni politiche (sulle Fiandre, sullo Stato di Milano, ecc.), è specialmente noto per lo scritto teorico Delli fondamenti dello Stato et instrumenti del regnare e per gli Avvertimenti a Marco Antonio Colonna quando andò viceré di Sicilia, lucida sintesi dello stato della Sicilia sotto gli Spagnoli. Questi ed altri suoi scritti furono pubblicati, dopo la morte, nell'opera Thesoro politico (3 parti, 1589, 1601, 1605) ed ebbero varie traduzioni.

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