CICALA, Scipione

Enciclopedia Italiana (1931)

CICALA, Scipione

Ettore Rossi

Chiamato dai Turchi Cighāleh-Zādeh Yūsuf Sinān Pascià; nativo di Messina, oriundo di Genova, da madre turca schiava. Fu preso insieme col padre dai corsari di Dorghūt Pascià nel 1561, condotto a Tripoli e mandato a Costantinopoli. Il padre, visconte di Cicala, fu riscattato e morì nel 1564 a Messina, mentre Scipione, educato nella religione musulmana nel harem imperiale di Solimano, percorse la carriera militare ed ottenne le più alte cariche sotto i sultani Selīm II, Murād III, Mehmed III. Così lo troviamo nel 1575 āghā dei Giannizzeri e dal 1589 al 1593 qapūdān-i deryā "capitano del mare", cioè comandante generale della flotta ottomana. Le nozze con una pronipote di Solimano gli procurarono ricchezze e influenza nella corte. Come comandante della flotta non compì grandi cose; più fama acquistò con la sua valorosa condotta nella guerra contro i Persiani e nella spedizione d'Ungheria nel 1596, che gli valse anche la nomina a gran vizir per breve tempo. Ritornato nel 1599 al comando della flotta, si presentò davanti a Messina, chiese ed ottenne di rivedere la madre. Chiamò a Costantinopoli il fratello Carlo Cicala e brigò per fargli conferire il principato della Moldavia o della Valacchia, oppure dell'Arcipelago. Nel 1600 devastò l'isola di Scio e angariò la popolazione sospettata di connivenza con navi toscane che vi avevano condotto un assalto. Cinque anni dopo comandò una spedizione contro la Persia; volti i Turchi in fuga, egli indietreggiò fino a Dyarbekir dove morì alla fine del 1605. Doveva avere circa 60 anni.

Bibl.: J. von Hammer-Purgstall, Gesch. des osman. Reiches, Pest 1834-36, II, p. 467 segg.; N. Jorga, Geschichte des osmanischen Reiches, Gotha 1908-1912, II, pp. 183-194; L. Soranzo, L'Ottomanno, 4ª ed., Napoli 1600, pp. 11-14; G. Sagredo, Memorie istoriche de' monarchi ottomani, 5ª ed., Venezia 1697; Relazioni degli ambasciatori veneti al Senato, a cura di G. Alberi, s. 3ª, Firenze 1863; I. Rinieri, Clemente VIII e Sinan Bassà Cicala, Roma 1898 (su documenti occidentali); G. Oliva, Sinan-Bassà (Scipione Cicala) celebre rinnegato del sec. XVI. Memorie storico-critiche, in Arch. storico messinese, 1907-1908.

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata

TAG

Costantinopoli

Sinān pascià

Giannizzeri

Mehmed iii

Arcipelago