SCINTILLA

Enciclopedia Italiana (1936)

SCINTILLA

Aroldo De Tivoli

. In generale prende il nome di scintilla un fenomeno luminoso transitorio nettamente localizzato. La scintilla può avere varia natura, può essere costituita da minuscole particelle materiali portate all'incandescenza, può essere dovuta a bombardamento di particelle su sostanze fluorescenti, può avere origine elettrica come scarica disruttiva (v. elettriche, scariche). La scintilla elettrica ha luogo tra elettrodi separati da un dielettrico e portati a una conveniente differenza di potenziale (potenziale esplosivo).

Il meccanismo secondo cui ha luogo la scintilla elettrica nell'aria può essere pensato nel modo seguente. L'aria interposta tra gli elettrodi è normalmente ionizzata in misura lievissima. Gli ioni presenti sotto la azione del campo elettrico si precipitano rispettivamente sugli elettrodi di nome contrario. Se il gradiente di potenziale è sufficientemente grande, può accadere che tra un urto e l'altro contro gli atomi del gas, gli ioni raggiungano una velocità tale, che la loro energia cinetica sia sufficiente a produrre la ionizzazione per urto (v. ionizzazione), così che il numero di ioni presenti per unità di volume cresca tanto da rendere possibile, tra gli elettrodi, una corrente di durata brevissima, a grande intensità, i cui effetti termici, luminosi, acustici, costituiscono quello che si dice scintilla. Il fenomeno di conduzione del gas viene incrementato anche dagli elettroni emessi dall'elettrodo negativo, in seguito al bombardamento degli ioni positivi. Da quanto precede si capisce come la distanza esplosiva, cioè quella distanza tra gli elettrodi per cui per una data differenza di potenziale scocca la scintilla, dipenda, oltre che dalla forma degli elettrodi, anche dalla natura e pressione del gas interposto. L'entità della scintilla elettrica può variare dalle piccole scintille appena visibili a occhio nudo, fino a quelle imponenti scintille che costituiscono i fulmini.

La scintilla viene prodotta e utilizzata in varî casi, per es., come misuratore di tensioni elevate (v. scintilla equivalente) e come interruttore automatico periodico per l'ottenimento di oscillazioni elettriche a grande frequenza, quali si usano in radiotelegrafia e per la diatermia.