SCHELDA

Enciclopedia Italiana (1936)

SCHELDA (fiammingo Schelde; fr. Escaut; A. T., 32-33-34 e 44)

Maurice Pardé

Fiume fiammingo il cui corso si svolge in Francia, nel Belgio e nell'Olanda, lungo 430 km., compresi 90 km. di estuario, con un bacino di circa 20.700 kmq. La Schelda nasce a meno di 100 m. di altezza, a nord di S. Quintino. Essa si dirige anzitutto verso ovest, poi volge a nord, dopo essersi unita al Canale di S. Quintino, che presto sostituisce con il suo corso canalizzato, dopo Cambrai. Riceve a sinistra la Sensée, volge a nord-est, passa per Denain, Valenciennes, Anzin ed a Condé riceve l'Haine, che forma il Canale di Mons. Poi assume la direzione da sud-est verso nord-ovest e proprio prima di entrare nel Belgio si unisce alla Scarpe, affluente di sinistra, che bagna Arras e Douai. Il fiume bagna Tournai, poi riprende la direzione nord-est, che non abbandonerà più fino ad Anversa, se si trascurano alcuni meandri assai caratteristici. Passa per Audenarde e Gand, è accresciuta a sinistra dal Lys, importante affluente lungo 214 km., che proviene dalla Francia passando per Aire, Armentières, Courtrai ed è ingrossato a sua volta dalla Deule. Dopo Gand la Schelda comincia a risentire gli effetti della marea, che risale anche i suoi affluenti, la Dendre che sbocca a Termonde e il Rupel che, pure proveniente da sud, la raggiunge a Rupelmonde. Il Rupel raccoglie le acque di una rete molto ampia e ramificata, composta dalla Senne, dalla Dyle, dalla Demer, infine dalle due Nèthe, la grande e la piccola. Ad Anversa la profondità varia da m. 5,50 a m. 9,50 e ivi il letto del fiume si allarga già ad estuario per un'ampiezza da 500 a 700 m., e subito a valle si amplia ancora più, quando il braccio occidentale della Schelda si volge ad angolo retto in direzione nord-ovest. Il braccio della Schelda orientale, un tempo il principale, ora ha poca importanza. Tutto questo estuario si trova in territorio olandese. Nel bacino, dappertutto molto piatto, le valli sono appena segnate e la pendenza è debolissima. La piovosità annuale su tutto il complesso della superficie ricevente non oltrepassa i 700-725 mm. Le portate medie annuali, non bene conosciute, possono essere calcolate a 7 od 8 lit. sec. per kmq., ossia 140 o 160 mc., ciò che porterebbe a un coefficiente di scolo da 0,30 a 0,35. Il regime fluviale è oceanico, con acque alte nella stagione fredda, magre in quella calda; piene poco violente d'inverno. La larghezza raggiunge i 20 m. alla fine del percorso francese, una quarantina a Gand, poi, a cagione della marea, 100 a Termonde, 150 verso la confluenza della Nèthe. Il corso superiore e medio è canalizzato dopo Cambrai, sino a Gand: lo stesso avviene per gli affluenti, e numerosi canali uniscono il sistema della Schelda ai corsi d'acqua vicini: Mosa, Sambre, Oise, Somme. L'organizzazione di questo sistema navigabile assai fitto e la ricchezza economica delle regioni attraversate o limitrofe rendono il traffico fluviale estremamente attivo.