Saponina

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saponina Nome comune a diversi glicosidi di origine vegetale, dotati della proprietà di formare con l’acqua soluzioni che, quando vengono sbattute, schiumeggiano abbondantemente.

Le s. sono dotate di un forte potere starnutatorio e di azione emolitica (quest’ultimo effetto è già evidente anche per diluizioni 1:50.000), hanno sapore acre, sono inodori e si sciolgono a caldo in alcol metilico e in acetone; per le loro proprietà tensioattive sono estremamente tossiche per gli animali a sangue freddo. Con i fenoli e i mercaptani e con gli alcoli superiori del tipo del colesterolo formano complessi stabili.

A seconda della struttura si hanno s. triterpenoidi, che si ritrovano in particolare nelle radici e nelle foglie di saponaria, nella corteccia di Quillaia ecc., e s. steroidee (o steroidali), contenute nelle radici di salsapariglia, in molte piante della famiglia delle Gigliacee e Dioscoreacee ecc. Alle s. triterpenoidi appartengono l’acido glicirrizico della liquirizia, la chinovina della corteccia di china, la saponarina di Saponaria officinalis ecc.; sono impiegate nella fabbricazione di lastre fotografiche e di pellicole, nella preparazione di paste dentifricie e di cosmetici, per produrre schiuma negli estintori, in bibite, nella birra, per emulsionare oli; alcuni preparati di s. triterpenoidi trovano impiego in farmacia come espettoranti e nella terapia di edemi cerebrali. Alle s. steroidee appartengono la tigonina, la gitonina della digitale, la sarsaponina, la parillina, oltre a s. di varie specie di agave; trovano impiego, soprattutto, come prodotti di partenza per la sintesi di ormoni steroidei.

Per idrolisi si ottengono dalle s. gli agliconi sapogenine: a seconda della struttura si distinguono in sapogenine triterpenoidi e in sapogenine steroidee (o steroidali). Le sapogenine triterpenoidi sono generalmente triterpenoidi penta- o tetraciclici; esse, oltre che sotto forma di glicosidi, possono anche trovarsi allo stato libero (acidi ursolico, bosvellico ecc.). Le sapogenine steroidali sono impiegate come intermedi per la sintesi degli ormoni steroidei. Possiedono una struttura simile a quella del colesterolo, ma avente, al posto della catena alifatica, un sistema spiranico costituito da due eterocicli:

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